Anima e corpo

Body and Soul

USA 1947
Charly Davis è figlio di onesti e modesti negozianti. La madre vorrebbe farlo studiare ma Charly ha la passione della boxe, e come dilettante, raccoglie allori. Fra un incontro e l'altro impara a conoscere Peg, giovane pittrice, e tra i due germoglia un appassionato sentimento. Quando muore prematuramente suo padre, Charly decide di divenire boxeur professionista ma questo lo obbliga a rimandare le nozze con Peg. Dopo un duro allenamento, passa di vittoria in vittoria, guadagna denari a palate, può provvedere largamente a sua madre ma finisce col divenire uno strumento nelle mani di un impresario disonesto, il quale mira solo a trarre, per sé, il massimo vantaggio dalle eccezionali doti sportive di Charly. Così, prima gli fa conquistare il titolo di campione mondiale, in seguito specula sull'immensa popolarità di Charly puntando segretamente sull'avversario di lui, dopo aver imposto a Charly di lasciarsi battere. Charly, preso alla gola, accetta il turpe mercato ma poi nell'ardore della lotta, trova l'energia di ribellarsi e dopo un accanito combattimento atterra l'avversario. In tal modo egli ha compromesso i suoi interessi finanziari ma ha obbedito alla sua coscienza di campione leale rendendo felici sua madre e Peg, che sposerà.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Rossen

Attori: John Garfield - Charlie Davis, Anne Revere - Anna Davis, Lilli Palmer - Peg Born, William Conrad - Quinn, Hazel Brooks - Alice, Joseph Pevney - Polaski, Canada Lee - Ben Chaplin, Art Smith - David Davis

Soggetto: Abraham Polonsky

Sceneggiatura: Abraham Polonsky

Montaggio: Robert Parrish, Francis D. Lyon

Scenografia: Nathan Juran

Arredamento: Edward G. Boyle

Aiuto regia: Robert Aldrich

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: SPORTIVO DRAMMATICO

Produzione: BOB ROBERTS PER ENTERPRISE STUDIOS - UNITED ARTISTS

Distribuzione: LUX - VIDEO: PANTMEDIA (I CLASSICI DI ORESTE DEL BUONO)

NOTE
- OSCAR 1948 PER MIGLIOR MONTAGGIO. CANDIDATURA PER IL MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA E PER IL MIGLIOR SOGGETTO E SCENEGGIATURA ORIGINALE.
CRITICA
"Il film ci offre una pittura interessante del mondo che gravita intorno al ring. Impressionante la descrizione dell'ultimo incontro di boxe che chiude il lavoro." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 24, 1948)