Angelo, un ragazzino mulatto, orfano d'un colono italiano dell'Eritrea, viene inviato a Roma per essere allevato ed educato in un istituto di suore. A Ciampino il bimbo, lasciato solo un momento, sale su una camionetta, che lo porta in città. Scesone inosservato, viene raccolto, dopo qualche avventura, dalla Sora Rosa, una fruttivendola, che lo porta a casa sua per rifocillarlo. Sora Rosa esce per telefonare alla Questura. Nell'appartamento vicino viene assassinato un vecchio usuraio: da una finestra il piccolo Angelo vede svolgersi il truce fatto e fugge terrorizzato. Gli agenti, accorsi in seguito alla telefonata della Sora Rosa, non trovano Angelo, ma scoprono l'assassinio, del quale viene accusato ingiustamente Pietro, figlio della Sora Rosa. Intanto Angelo continua la sua corsa attraverso Roma: nell'attraversare una strada viene investito da un'auto, condotta da una pseudocontessa, tenutaria d'una casa equivoca, donde Angelo fugge al giungere della polizia. S'intensificano le ricerche per trovare il piccino, che risulta essere stato l'unico testimone dell'assassinio: lo si scopre infine nel momento stesso, in cui l'assassino vien arrestato.
SCHEDA FILM
Regia: Leonardo De Mitri
Attori: Umberto Spadaro - La Spada, Isa Pola, Dante Maggio, Angelo Maggio - Angelo, Luisella Beghi, Nino Milano, Lia Murano, Aldo Capacci, Maria Parisi, Giovanna Galletti, Francesco Penza, Ugo De Pascale, Rosolino Bua, Ettore Vincelli, Roberto Onorati, Armando Annuale, Lora Silvani, Lia Corelli, Sergio Raimondi, Anna Vita, Diana Veneziani, Greta Mandra', Adalberto Romi, Edoardo Toniolo, Silvio Bagolini, Anna Silena, Oscar Andriani, Clelia Matania, Marina Bonfigli, Melia Mataura', Desiderio Nobile, Giorgio Prosperi
Soggetto: Sandro Paternostro, Ottavio Alessi
Sceneggiatura: Sandro Paternostro, Leo Catozzo, Gian Paolo Callegari, Vinicio Marinucci, Giorgio Prosperi, Matilde Sleiter
Fotografia: Carlo Bellero
Musiche: Gino Filippini
Montaggio: Leo Catozzo
Scenografia: Arrigo Equini
Durata: 96
Colore: B/N
Genere: POLIZIESCO
Produzione: MARIO BORGHI PER INCINE
Distribuzione: INCINE
CRITICA
"[...] Le disavventure occorse a un piccolo mulatto sono il pretesto per una vicenda narrata con mano pesante e tracciata sulla falsariga di un facile quanto stucchevole sentimentalismo". (Vice, "Cinema", n. 63 1/6/1951).