Anche gli uccelli e le api lo fanno

In un mondo dominato da una severa selezione e quindi dall'ombra sempre incombente della morte, ogni specie si riproduce, accoglie i suoi piccoli, ma in maniere e tempi diversi e talvolta imprevedibili. Ecco allora, gli insetti maschi che vivono solo il tempo per riprodursi e le dafnie che richiedono l'intervento del partner ogni 12 anni; il leone e la leonessa stretti in lunghissimi e frequentissimi amplessi e le lucertole per le quali l'incontro sessuale è solo una pausa tra continue battaglie. Sbocciano i fiori che seducono con il loro profumo gli insetti affinché questi diventino incon-sapevoli portatori del loro seme di vita, il polline. Infinite le tecniche della seduzione: gli uccelli detti "tessitori" che conquistano le pretendenti gareg-giando tra loro in arditissime costruzioni di nidi, i bisonti che si contendono le loro "dame" in lunghi scontri cavallereschi, le rane che simulano il ratto, i fenicotteri che danzando raggiungono la piena armonia in sintonia fisica e sessuale ed ecco, per contrasto, la mantide che, dopo l'incontro, divora la testa del suo partner. Poi il tema si allarga al parto ed al legame con i neonati. Mentre le femmine degli elefanti portano avanti una gravidanza anche per 2 anni, i canguri espellono l'embrione dopo 4 giorni soli dalla fecondazione. I piccoli dei bisonti devono trovare, appena generati, la forza di alzarsi e seguire le mandrie nomadi; i figli degli scimpanzé sono per lunghi anni oggetto di cure da parte dei genitori... Tutto questo secondo leggi spontanee di istinto, in una armonia cosmica. Ecco spuntare l'uomo che "ha mangiato il frutto proibito del sapere". Ecco allora i pulcini dal becco segato, amputati di un'ala, ecco le galline di 12 libbre. Ecco le mucche fecondate arti-ficialmente, ecco le cavie generate in laboratori.