Paolo De Rinaldis e Simona Orlandi si amano e, nonostante le opposizioni dei rispettivi genitori, sono decisi a partire insieme per Londra in sella alla moto di lui. Per procurarsi i soldi per il viaggio, Simona accetta di posare nuda, mentre Paolo si fa coinvolgere in una rischiosa rapina ai danni del padrino della sua fidanzata. Qualcosa però va storto e il derubato muore accidentalmente. Riconosciuto colpevole di omicidio, Paolo viene condannato a scontare otto anni di prigione. Nel frattempo Simona, rimasta sola, dà alla luce la piccola Benedetta e conosce un altro uomo disposta a aiutarla. In cella, guidato dai buoni consigli del direttore del carcere, Paolo si laurea ma, una volta fuori, per lui è difficile trovare un impiego. L'unica cosa che desidera veramente è ritrovare Simona e partire per sempre insieme a lei e alla loro bambina...
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Perelli
Attori: Paola Tedesco - Simona Orlandi, Gilles Kohler - Paolo, Faith Domergue - Madre di Paolo, Pier Luigi Conti - Il maestro, Enzo Colajacono, Fausta Avelli, Vincenzo Crocitti, Riccardo Parisio Perrotti, Carlo Colombo
Soggetto: Luigi Perelli, Maria Pia Fusco
Sceneggiatura: Maria Pia Fusco, Luigi Perelli
Fotografia: Sergio Salvati, Franco Bruni - operatore
Musiche: Federico Monti Arduini
Montaggio: Ornella Micheli
Scenografia: Alessandro Dell'Orco
Costumi: Massimo Lentini
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR
Produzione: CORALTA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: DEAR INTERNATIONAL - DVD: IIF - 01 DISTRIBUTION
CRITICA
"Fotoromanzo in movimento 'Amore grande, amore libero', di Luigi Perelli, sembra una versione patinata dei racconti strappalacrime in stile Matarazzo. C'è il giovane ricco borghese, ingiustamente accusato (...), ci sono ripicche, patimenti, sospiri con un melodramma che non riesce a toccare le corde della commozione e rimane sospeso come un 'nonsense' sentimentale dove ogni connotazione psicologica e sociologica è risolta nella banalità di un oroscopo per signora". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 30 agosto 1976)