Cinque amici, ogni settimana, hanno un appuntamento a cui non possono, e non vogliono, mancare per nessun motivo: la loro partita di calcetto. Tuttavia, nuovi avvenimenti nelle loro vite porteranno ognuno dei cinque a rivedere il proprio 'ruolo' in campo e fuori...
SCHEDA FILM
Regia: Luca Lucini
Attori: Claudio Bisio - Vittorio, Filippo Nigro - Lele, Claudia Pandolfi - Silvia, Andrea De Rosa - Piero, Chiara Mastalli - Viola, Max Mazzotta - Venezia, Andrea Bosca - Adam, Marina Rocco - Martina, Pietro Sermonti - Filippo, Giuseppe Battiston - Mina, Angela Finocchiaro - Diana, Matilde Lucini - Matilde, Francesco Pison - Francesco
Soggetto: Fabio Bonifacci, Luca Lucini
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci
Fotografia: Manfredo Archinto
Musiche: Giuliano Taviani
Montaggio: Fabrizio Rossetti
Scenografia: Marco Belluzzi
Costumi: Sabina Maglia
Altri titoli:
Amore, bugie e calcetto
Durata: 115
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI E MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA (2008)
Data uscita: 2008-04-04
TRAILER
NOTE
- LE RIPRESE, INIZIATE A TRIESTE IL 4 GIUGNO 2007, SONO DURATE 8 SETTIMANE.
- FILM REALIZZATO INTERAMENTE CON IL SOSTEGNO DELLA "FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION".
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2008 PER: MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (ANGELA FINOCCHIARO) E SOGGETTO.
CRITICA
"Pur essendo un film italianissimo, 'Amore, bugie & calcetto' assomiglia a certe commedie americane che non passeranno alla storia, e però ti intrattengono per buon ritmo e simpatia. A cominciare dall'idea di assumere a protagonisti i compagni di una squadra amatoriale di calcetto, spunto realizzato con gustosa veridicità di ambientazione in quanto sia il regista Luca Lucini che lo sceneggiatore Fabio Bonifacci ne sono giocatori abituali. Fra un tiro mancato e una parata emerge la trama dei crucci esistenziali di Claudio Bisio, 50enne ossessionato dall'età e in via di divorzio dall'ironica Angela Finocchiaro. Quel gruppetto affiatato rispecchia il problematico quotidiano di molti." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 4 aprile 2008)
"Nei film generazionali scritti e/o diretti da Enzo Monteleone, ci sono storia, idee e calcio. Luca Lucini si accontenta invece di 'Amore, bugie & calcetto' e lo fa dignitosamente. Parte dal romanzo di Fabio Bonifacci che si volge a Bologna, e lo trasloca a Trieste, dove la locale Film Commission è generosa, senza che agli attori adeguino la dizione. Dei dintorni c'è solo Giuseppe Battiston, ma è un caso: 'Uno su due' e 'Giorni e nuvole' si svolgevano a Genova, ma il suo accento era più o meno quello. (...) La morale sarebbe quella evocata dal personaggio di Battiston, aedo del gruppo, citando una frase attribuita al vero triestino - per una volta! - Nereo Rocco: ' Come sei in campo, sei nella vita'. Suona bene, ma poi ognuno prende le misure all'altro senza prenderne le distanze. E senza prender il treno, come nei 'Vitelloni' senza ritorno. Ma la Film Commission avrebbe gradito?" (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 4 aprile 2008)
"Gioca una bella partita, Luca Lucini, con 'Amore, bugie & calcetto'. Storia di 7 uomini di età, classe sociale e caratteri diversi che, ogni giovedì, fuggono dalla quotidianità, per godersi un'ora di battaglia primordiale: giocano a calcetto. Ma lo sport è solo un pretesto per il regista, che arbitra con sincerità e slancio una commedia corale in cui mette a fuoco anche le donne (l'ex moglie-Angela Finocchiaro e la mamma stressata-Claudia Pandolfi) per ragionare sull'umana incompiutezza. Lucini ci ha già detto che l'uomo perfetto non esiste, ora però aggiunge che lui, questa imperfezione, la ama da morire. Anche se con ironia. Anch'essa irrinunciabile come il calcetto, l'amore e certe commedie corali." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 4 aprile 2008)
"Complicazioni, tradimenti, divorzio (rientrato), aborto (cancellato), manager cinico, tabagista soprappeso, pannolini, storie ordinarie-straordinarie risolte con furbi sentimenti da fiction. Ma attori bravi: è ottimo Filippo Nigro, che fa il casalingo inquieto iperfantozziano, giusta la Pandolfi, simpatico Bisio, buffo Battiston. E la Finocchiaro si vorrebbe ci fosse sempre: è spiritosa e fa intuire satire occulte. Solo che il film rischia, forse non intenzionalmente, di essere irretito in un'odiosa campagna politica, un usa e getta elettorale anti abortista." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 aprile 2008)
"Girata a Trieste (quasi irriconoscibile, salvo due o tre inquadrature sul porto), una commedia dolceamara lodevolmente priva di volgarità, ma anche senza quella punta di ferocia che sarebbe necessaria per ritrarre la realtà italiana d'oggi. Qui, al solito, siamo tutti brava gente; qualcuno si rivela un po' più furbetto, puttaniere magari, millantatore: però l'indulgenza alla fine è plenaria. Un po' come negli sceneggiati televisivi, ai quali rimanda anche un linguaggio minimalista, al di sotto delle possibilità registiche di Lucini. Più che al gioco di squadra, il cast si affida alla comprovata simpatia dei singoli attori." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 aprile 2008)