Nell'estate del 1970 in un piccolo centro, quattro adolescenti americane fanno un patto: saranno amiche per sempre. Roberta Martin, Samantha Albertson, Chrissy Dewitt e Tina Tercell sono delle dodicenni, allegre e di buon carattere: fanno burle ai ragazzini; si confidano malizie e segreti, anche se avvertono la precarietà delle loro famiglie, dove spesso almeno uno dei genitori è morto, o divorziato, o latitante. Malgrado la spensieratezza, le quattro comprendono oscuramente che "quella estate" segna la fine della loro infanzia, per cui a tranquillizzarle un poco hanno solamente quel punto di riferimento futuro. In più, la più sensibile del gruppo - Samantha - è inesplicabilmente turbata da una tomba che nel cimitero (dove spesso conduce a notte le compagne) la affascina con il nome di un ignoto ragazzetto (tale Jonny), tragicamente deceduto in un incidente accaduto negli anni '40. Dopo venti anni le bambine sono ora donne adulte. Samantha scrive (è la sua passione di sognatrice), ma vive sola e insoddisfatta dopo varie esperienze sentimentali. Con il loro denaro, le amiche hanno fatto costruire su di un albero un minuscolo abitacolo per i loro incontri. Lassù fioriscono i ricordi: si viene a conoscenza che Jonny era il figlio di un vecchio matto inoffensivo, il quale durante la notte andava a visitarne la tomba ed è appunto là che Samantha (da sempre amante di quel luogo triste) lo incontrava ed è quello stesso vecchio che una sera piovosa l'ha salvata da una fogna in cui lei era caduta; si ricordano le prime scoperte sessuali; l'incontro in una strada con un reduce dal Vietnam; i piccoli eventi ormai lontani o confusi. Poi Chrissy viene colta dalle doglie ed una bella bambina nasce assistita da Roberta, che era la più timida ed ora è diventata un abile medico. Molti anni sono trascorsi, ma l'amicizia e l'amarcord collettivo degli anni verdi sembra davvero intatta e preziosa. Isolandosi sul loro albero le quattro donne ne sono coscienti e felici, malgrado tante illusioni sfiorite e i crucci dell'età adulta.
SCHEDA FILM
Regia: Lesli Linka Glatter
Attori: Thora Birch - Tina adolescente, Rita Wilson - Chrissy Dewitt, Rosie O'Donnell - Roberta Martin, Melanie Griffith - Tina Tercell, Demi Moore - Samantha Albertson, Christina Ricci - Roberta Adolescente, Gaby Hoffmann - Samantha Adolescente, Willa Glen - Angela Albertson, Bonnie Hunt - Mrs. Dewitt, Devon Sawa - Scott Wormer, Janeane Garofalo - Wiladene, Ashleigh Aston Moore - Chrissy Adolescente
Soggetto: Marlene King
Sceneggiatura: Marlene King
Fotografia: Ueli Steiger
Musiche: Cliff Eidelman
Montaggio: Jacqueline Cambas
Scenografia: Gershon Ginsburg, Anne Kuljian
Costumi: Deena Appel
Effetti: Morgan Guynes, Daniel S. Russ, Deborah Ross Film Design, Pacific Ocean Post Digital Film Group, Elliot Blake, Cinema Research Corporation, Cybermotion
Durata: 103
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORE
Produzione: SUZANNE TODD, DEMI MOORE
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1996.
CRITICA
"Lo schema non è molto diverso da quello, sia pure con maschietti anziché con femminucce, di 'Stand by Me', ma là, alle spalle, c'era un testo felice di Stephen King, reso più intenso e allo stesso tempo più tenero, dalla regia di Rob Reiner, qui c'è una storiella, definita autobiografica, di una poco conosciuta Marlene King e una regia di una esordiente, Lesli Linka Glatter, con un passato finora quasi soltanto di coreografa di balletti moderni. Non hanno lavorato male, né l'una né l'altra, ma quelle dodicenni oramai senza bambole che si tormentano per molto poco e che vanno alla ricerca di possibili segreti relativi alla morte di un compagno di giochi rimasta piuttosto oscura almeno a loro, riescono molto raramente ad uscire dal facile stereotipo del passaggio dall'infanzia all'adolescenza". (Gina Luigi Rondi, 'Il Tempo', 21 maggio 1996)
"Film tutto al femminile, nella storia come nella confezione, è l'americano "Amiche per sempre" (Now and Then, 1995, New Line) nel quale esordisce Leslie Linka Glatter che viene dalla tv e che presumibilmente alla tv ritornerà fra la generale soddisfazione. (...) Debole come un cerino, tediocre (ossia tedioso e mediocre) nello svolgimento come può esserlo un telefilm per famiglie, inzuppato di stereotipi bamboleggianti sull'adolescenza in provincia da far venire un attacco di orticaria sentimentale 'Amiche per sempre' è anche un imbroglio sul quale la promozione pubblicitaria marcia senza vergogna". (Morando Morandini, 'Il Giorno', 23 maggio 1996)