A trent'anni di distanza dalla sua realizzazione, il docufilm culto di Martin Scorsese "American Boy: A Profile of Steven Prince", torna sugli schermi grazie al regista Tommy Pallotta che, messosi sulle tracce del protagonista, racconta un nuovo capitolo della sua vita avventurosa. Steven Prince - amico e compagno di stanza del giovane Scorsese e noto per il suo ruolo di venditore di armi in "Taxi Driver"- è un uomo le cui vicende personali avrebbero fatto la fortuna di qualsiasi sceneggiatore. Attore, ex-tossicodipendente, criminale, road-manager, una vita intensa da cui i registi Quentin Tarantino e Richard Linklater hanno tratto ispirazione per realizzare alcune memorabili scene dei loro film.
SCHEDA FILM
Regia: Tommy Pallotta, Martin Scorsese
Attori: Steven Prince - Se stesso, Martin Scorsese - Se stesso, Tommy Pallotta - Se stesso, Richard Linklater - Se stesso
Sceneggiatura: David Cash
Fotografia: Sara Mora Ivicevich
Musiche: Dominic Matar
Montaggio: Josh Cramer
Durata: 104
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: BETA DIGITAL NTSC
Produzione: TOMMY PALLOTTA E JOSH CRAMER PER SUBMARINE
NOTE
- IN CONCORSO ALLA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2009) NELLA SEZIONE 'L'ALTRO CINEMA EXTRA'.
CRITICA
"E la forza di una sezione che si sorregge sulle fondamenta del genere documentario è cercare, nel comparto forse più creativo e vivo attualmente, diversi approcci e tematiche, così che ci sia una forte specificità artistica e umana. Quella biografica ed estetica nell'interessante 'Latta e Cafè', nella curiosità e nell'aneddotica da anni d'oro della riscoperta 'American Boy' di Scorsese, unito al volenteroso e simpatico 'American Prince' di Tommy Pallotta. E in mezzo può inserirsi l'ibrido e sensibile 'The One Man Beatles', indagine morale, istintiva e psicologica del bravo Cosimo Messeri. Può un suolo luogo, fisico e cinematografico, insomma, raccontare vite e talenti di persone come, nell'ordine degli ultimi film citati, Riccardo Dalisi, Steven Prince e Emitt Rhodes?" (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 22 ottobre 2009)