Julian Kay esercita il poco onorevole mestiere di "gigolo" un tempo alle dipendenze di Anne e ora nell'interesse di Leon Jaimes, un negro privo di scrupoli. Incontrata casualmente Michelle Straton, giovane e trascurata moglie del senatore Charles, Julian ne diviene l'amante non prima di essere venuto in contatto, per commissione di Leon, con i coniugi Rheiman dai gusti depravati. Quando Judy Rheiman viene trovata sadicamente uccisa a Palm Spring, Julian si trova ferocemente incalzato dall'ispettore Sunday e invano chiede soccorso alle precedenti amiche o clienti Anne e Lisa Williams. Per quanto non gli sia difficile capire di essere vittima di una macchinazione partita da Straton e manovrata direttamente dal traditore Leon, Julian non può dimostrare alcun alibi. Schiacciato da numerosi indizi, il giovane tenta di reagire aggredendo Leon nel suo stesso appartamento. Il colloquio, tuttavia, chiuso con il volo del negro dal balcone nonostante i tentativi del suo salvataggio da parte di Julian, induce la polizia ad arrestarlo. Michelle, che il marito vorrebbe costringere ad allontanarsi per due mesi, avendo preso piena coscienza del cinismo del marito candidato come governatore della California, se ne distacca completamente. Incurante dello scandalo, la signora Straton dichiara agli inquirenti che nella notte del delitto Julian si trovava con lei.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Schrader
Attori: Richard Gere - Julian, Lauren Hutton - Michelle, Hector Elizondo - Sunday, Nina Van Pallandt - Anne, Bill Duke - Leon Jaimes, David Cryer - Lt. Curtis, Carole Cook - Mrs. Dobrun, Carol Bruce - Mrs. Sloan, Frances Bergen - Mrs. Laudner, William Dozier - avvocato di Michelle, Peter Turgeon - avvocato di Julian, Macdonald Carey - l'attore, Tom Stewart - Mr. Rheiman, Brian Davies - Charles Stratton, Patti Carr - Judy Rheiman, Richard Derr - Mr. Williams, Robert Wightman - Floyd Wicker, K Callan - Lisa Williams, Jessica Potter - Jill
Soggetto: Paul Schrader
Sceneggiatura: Paul Schrader
Fotografia: John Bailey
Musiche: Giorgio Moroder
Montaggio: Richard Halsey
Scenografia: Ferdinando Scarfiotti
Costumi: Giorgio Armani - per Richard Gere
Durata: 117
Colore: C
Genere: THRILLER SENTIMENTALE
Specifiche tecniche: NORMALE
Produzione: JERRY BRUCKHEIMER PER PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: CIC, RETEITALIA - CIC VIDEO - LASERDISC: RCS FILMS&TV, PHILIPS VIDEO CLASSICS
NOTE
- E' IL FILM CHE HA RESO RICHARD GERE UNA SUPERSTAR.
- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1992 - TERZA EDIZIONE.
CRITICA
"Interpretato con serietà e aderenza, diretto con impegno, il film non raggiunge il vigore contenutistico di altre opere del medesimo regista." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 89, 1980).
"Già visto in 'I giorni del cielo', forte di un recente successo a Broadway, Richard Gere è un attore che sa il fatto suo. Ma il suo personaggio, un prostituto che ama le donne per denaro, è plausibile solo sotto il profilo fisico e comportamentale. Il meglio di 'American Gigolo' sta nelle prime sequenze, quando assistiamo alla vestizione quasi rituale del "taxy-boy"e ci viene offerto un campione della sua vita quotidiana. (...) Il film rivela un certo interesse negli scorci di costume, nel modo in cui scopre certi retroscena della vita politica. Ma appena Schrader cerca di dare qualche originalità ai personaggi, il suono diventa falso. (...) Schrader fa dell'American Gigolo un donatore di amore, proprio nel senso in cui si è donatori di sangue, meno corrotto dell'ambiente che lo circonda. Perfino il francese L'Express, che ha elogiato il film, ha definito il finale
"ridicule"." (Tullio Kezich, 'Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982', Oscar Mondadori)