America, America, dove vai?

John un operatore televisivo che lavora in coppia con Gus, tecnico del suono, viene incaricato di realizzare un documentario sulle condizioni di vita di un gruppo di emigrati appalachiani, confinati in uno dei più miseri "ghetti" di Chicago. In quell'occasione, l'abituale freddezza emotiva con cui aveva fino ad allora svolto il proprio mestiere comincia ad incrinarsi: il successivo incontro con un gruppo di negri, che rimproverano ai bianchi di interessarsi a loro soltanto in determinate occasioni, lo convince definitivamente che non gli è più possibile restare indifferente ai fatti che deve fotografare e, soprattutto, alle cause che li hanno provocati. Dopo aver scoperto con indignazione che i suoi filmati, in occasione di dimostrazioni venivano regolarmente consegnati alla polizia, per l'identificazione dei partecipanti, John viene improvvisamente licenziato. Incontrata un giovane appalachiana, Eileen, abbandonata dal marito del figlioletto Arturo, comincia a frequentarla, e, innamoratosi di lei, tronca i suoi precedenti rapporti con un'infermiera. John, che ha ritrovato un impiego, deve filmare i lavori della Convenzione democratica del 1968 e le dimostrazioni di protestato organizzate contemporaneamente dai giovani pacifisti americani. Immerso nella mischia, provocata dal brutale intervento della polizia contro il loro, John, ben diverso da quello di una volta, è attento a coglierne i momenti più drammatici, allorché lo raggiunge Eileen, preoccupata per la scomparsa di Arturo. Mentre il piccolo, nel frattempo, torna a casa, i due, partiti in automobile alla sua ricerca, hanno un mortale incidente. Due esseri
umani sono morti, ma cittadini e telecamere, presenti all'incidente, non li curano che di uno sguardo.