Coronando il suo sogno Marco, un giovane meccanico che vive con i suoi a Testaccio, si compra una moto da strada. Non fa in tempo a ritirarla, che nell'elegante via Condotti una piccola auto gli taglia la strada e lo fa finire a terra. Alla guida della macchina (e senza patente) c'è Cristiana che non vuole che suo padre sappia dell'incidente e quindi chiede a Marco di non chiamare i Vigili promettendogli di risarcirlo. Marco sa solo il nome e il numero di telefono della ragazza, che trova veramente carina. Cristiana, che è figlia di un principe romano, nasconde a lungo a Marco la propria condizione anche se, trovandolo carino e simpatico, accetta di uscire con lui, va a conoscere i suoi familiari e avvia una relazione con lui. Finché un giorno, stanca di essere riaccompagnata "a casa" all'ingresso di un enorme edificio in un quartiere periferico, gli racconta la verità. Marco non può nascondere la sua sorpresa ma, in fondo, è già troppo innamorato della sua "principessina". I due passano insieme un fine settimana sotto una tenda in riva al mare. La madre di Cristiana è in disaccordo con la figlia e tenta di farle capire quanto lei e Marco siano diversi e quanto conti in realtà la diversità di ceto sociale, ma Cristiana è ormai sicura del proprio amore. I genitori della ragazza invitano allora a pranzo Marco, per conoscerlo e, soprattutto, per dissuaderlo con garbo da un passo - il matrimonio - che a loro sembra impossibile; ma l'onesto candore e la sincerità dei sentimenti del giovane li lascia allibiti e sconcertati. Cristiana, tuttavia, commette un errore: si fa invitare con Marco ad un "week-end" in una splendida villa maremmana. In un ambiente raffinato e fra ragazzi e ragazze scanzonati, ovviamente il giovane si trova a disagio. Sbeffeggiato, reagisce a suon di pugni e torna da solo a Roma. I due si lasciano. Un giorno Cristiana gli telefona da Parigi: la sera stessa sposerà un ricco e nobile francese. Marco non perde tempo, si impossessa di una potente vettura che è nel garage dove sta lavorando, vola verso Parigi - dove intanto ha luogo la cerimonia nuziale - ma, proprio quando sta per arrivare, per un gravissimo incidente stradale viene ricoverato all'ospedale. E' là che Cristiana, sposata solo da poche ore, lo rivedrà. I due si amano ancora. Ci penserà la principessa madre ad affrontare marito e genero, entrambi attoniti, per convincerli che al cuore davvero non si comanda.
SCHEDA FILM
Regia: Carlo Vanzina
Attori: Claudio Amendola - Marco Coccia, Tahnee Welch - Cristiana Cellini, Virna Lisi - Marisa, la madre di Cristiana, Riccardo Garrone - Principe Cellini, Giacomo Rosselli - Ugo, fratello di Cristiana, Mario Brega - Augusto Coccia, padre di Marco, Rossana Di Lorenzo - Maria, madre di Marco, Paolo Baroni - Ludovico, Fabrizio Bracconeri - Micione, Nicoletta Elmi - Amanda, Marco Urbinati - Surfista, Alain Blondeau - Felix, Carlo Marescotti Ruspoli - Urbano, Claudia Cavalcanti - Giada, Jimmy il Fenomeno - Amico dei Coccia
Soggetto: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Sceneggiatura: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina
Fotografia: Claudio Cirillo
Musiche: Mario Lavezzi
Montaggio: Raimondo Crociani
Scenografia: Paola Comencini
Costumi: Paola Comencini
Durata: 93
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO TECHNICOLOR
Produzione: MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER C.G. SILVER FILM
Distribuzione: CEIAD - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
CRITICA
"Bei tempi quando la gente credeva nelle favole: la principessa sposava l'umile e onesto popolano, e tutti vivevano felici e contenti. La cosa più funzionare anche oggi (anzi, dovrebbe). Ma non è Vanzina l'uomo in grado di riproporla: nelle favole ci crede soltanto quando passa alla cassa." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')
"Carlo Vanzina ha firmato la regia. Enrico la sceneggiatura. Ma questo lavoro non eccelle in originalità e freschezza che hanno invece contraddistinto altri film della 'premiata ditta' Vanzina." ('Teletutto')
"Al cuore non si comanda, ma all'intelligenza si dovrebbe. I due Vanzina non ci riescono. Commedia sentimentale giulebbosa come la sua musica. La Welch figlia è bella quasi quanto sua madre." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette').