Simone è un ragazzo cieco: le uniche cose che 'vede' sono all'interno di una piccola mansarda dove con l'aiuto dell'elettronica, scandaglia l'etere alla ricerca di suoni, conversazioni, musiche e di qualsiasi altra cosa riesca ad appagare la sua voglia di conoscere. La sua particolarità è quella di associare ad ogni rumore un colore: Blu come un accordo musicale, Rosso come la febbre... Simone vive a Bologna. E a Bologna vive anche Alessio che osserva giovani persone e poi, una volta eliminato l'originale, diventa la sua copia perfetta. Sugli omicidi indaga, arrivata direttamente da Roma, l'ispettore Grazia Negro con il suo capo Vittorio Poletto che in breve scoprono per tutti gli omicidi un denominatore comune: sulla scena del delitto compare sempre un giovane identico alle vittime. Alessio cambia di continuo aspetto, ma qualcosa nella sua voce rimane sempre invariato. Per questo Simone, con la sua sensibilità, diventa l'elemento principale nella caccia al killer.
TRAMA LUNGA
A Bologna arrivano alcuni poliziotti appartenenti all'Unità Analisi Crimine Violento, al comando dell'ispettore Grazia Negro. Devono svolgere indagini su ben 7 omicidi di studenti. E a questi, poco dopo, se ne aggiunge uno nuovo: come i precedenti, anche in questo caso l'assassinio è brutale, il viso del morto è orrendamente sfigurato. Dopo molti riscontri, l'attenzione dell'ispettore si concentra su Simone, un ragazzo cieco che vive in casa con la madre e passa le giornate chiuso nella propria stanza intento a selezionare con uno scanner i rumori del mondo esterno. Simone ha 'sentito' la voce di questo serial killer che, dopo ogni omicidio, riesce ad assumere l'identità della vittima. Un sera Grazia e Simone vanno ad una festa. Qui Grazia crede di aver individuato il killer, e si allontana. Ha sbagliato e nel frattempo Simone è scomparso. Grazia corre a casa della mamma, che però trova morta. Simone ora viene piantonato e, di notte, Grazia ha un rapporto con lui. Entrato nella stanza, il colpevole, uno psicopatico già condannato altre volte, si acceca. Catturato e rinchiuso, si lascia andare sulla panchina del manicomio.
SCHEDA FILM
Regia: Alex Infascelli
Attori: Lorenza Indovina - Grazia Negro, Claudio Santamaria - Simone Martini, Rolando Ravello - Alessio Crotti, Andrea Di Stefano - Vittorio Poletto, Marco Giallini - Sarrina, Benedetta Buccellato - Madre di Simone, Dario D'Ambrosi - Matera, Luciano Curreli - Raul Crotti, Regina Orioli - Lorenza, Marisa Solinas - Vedova Lazzaroni, Alex Infascelli - Luther Blisset, Angelica di Majo - Vera, Federico Pacifici - Capitano dei Carabinieri, Luis Molteni - Brigadiere dei Carabinieri, Stefano Pesce - Tecnico del computer, Cesare Bocci - Un magistrato, Mario De Candia - Maresciallo, Gianluca Ramazzotti - Carabiniere Bocella, Francesco Venditti - Ragazzo con l'eskimo, Sara Cavani - Ragazza nel bar, Sandro Giupponi - Il questore, Costantino Valente - Castagnoli
Soggetto: Carlo Lucarelli - romanzo
Sceneggiatura: Sergio Donati, Alex Infascelli, Luca Infascelli - collaborazione ai dialoghi
Fotografia: Arnaldo Catinari
Musiche: Massimo Volume
Montaggio: Valentina Girodo, Patrizio Marone - collaborazione
Scenografia: Eugenia F. di Napoli
Arredamento: Sabrina Coppolecchia
Costumi: Lia Francesca Morandini
Altri titoli:
Almost Blue - Quasi blu
Durata: 95
Colore: C
Genere: GIALLO
Tratto da: romanzo omonimo di Carlo Lucarelli
Produzione: VITTORIO CECCHI GORI PER CECCHI GORI GROUP FIN.MA. VI.
Distribuzione: CECCHI GORI
NOTE
- DAVID DI DONATELLO E NASTRO D'ARGENTO 2001 A ALEX INFASCELLI COME MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE.
- CANDIDATO ALLA CAMERA D'OR 2001.
CRITICA
"Tratto dal libro di Carlo Lucarelli, il film ha la musica di Elvis Costello e atmosfere da mélo per consegnarci un horror alluso. Violenza contenuta, con digressioni perturbanti verso le mutazioni biologiche. Anima jazz per 'Il silenzio degli innocenti'. Un horror all'italiana. (...) Incuriosirà i giovani, oltre che i fan di Lucarelli". (Piera Detassis, 'Panorama', 24 agosto 2000)
"Figlio e nipote d'arte, formatosi alla scuola dei videoclip, Infascelli mette in scena un film nerissimo, lirico e struggente. Gli ambienti degradati ricordano quelli di 'Seven': più come un'evocazione, però, che come l'ennesima citazione del vitatissimo film di David Fincher. Il racconto, che non ha l'andamento del giallo, procede per lampi, per scene chiave punteggiate da dissolvenze in nero. L'effetto è emotivamente forte, a tratti consapevolmente sgradevole per come costruisce il clima macabro e ossessivo con cui avvolge sempre più i personaggi. Si rivela felice anche la scelta registica di far recitare gli attori dando loro soltanto poche informazioni sulle parti". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 19 novembre 2000)
"E' molto interessante 'Almost Blue' di Alex Infascelli, thriller post-moderno dal libro di Carlo Lucarelli. Peccato che al bel talento visivo Infascelli non accompagni un polso narrativo deciso. Così le tinte acide di questo incubo reale/virtuale si stemperano dietro personaggi evanescenti. Ma resta un bell'esordio". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 novembre 2000)