Dopo aver liberato un villaggio messicano dalle vessazioni d'una banda di fuorilegge, Steve e Duke, pistoleri di professione, si separano. Duke, il più anziano è rimasto ferito. Egli sa che Steve è innamorato di sua figlia Susan, e poiché non vuole che la ragazza divida l'esistenza d'un vagabondo in perenne pericolo, gli impone di non rivederla, altrimenti sarà costretto ad ucciderlo. Steve non dà peso alle minacce dell'amico, poiché intende rinunciare definitivamente alla pistola e, insieme alla ragazza amata, cambia vita e decide di diventare un onesto agricoltore. Steve e Susan giungono a Providence, dove il giovane decide di acquistare una fattoria sulla quale, però, due individui potenti e senza scrupoli, Jackson e Burns, hanno da tempo messo gli occhi. Quando i due si accorgono che Steve sta vincendo la partita contro i loro sicari, istigati da un'innamorata respinta di Steve, mandano a chiamare Duke perché affronti l'ex compagno. Ma Duke non tarda ad accorgersi che Jackson e Burns intendono eliminare il superstite dello scontro. Dà quindi man forte a Steve nell'uccidere tutti i sicari ed i loro stessi subdoli mandatari. A battaglia ultimata, accetterà l'unione dei due giovani.
SCHEDA FILM
Regia: Giovanni Grimaldi
Attori: Stephen Forsyth - Steve, Conrado San Martín - Duke, Anna Maria Polani - Suman, Helga Liné - Fabienne, Franco Ressel - Jackson, Franco Lantieri - Burns, José Calvo - Lo sceriffo, Franco Pesce - Buck, Andrea Scotti - Oliver, Aldo Sambrell - Ramirez, Gino Cassani - Jim, Rafael Albaicín, José Marco, Xan das Bolas
Soggetto: Aldo Barni, Aldo Luxardo
Sceneggiatura: Giovanni Grimaldi
Fotografia: Julio Ortas Plaza, Stelvio Massi - supervisione
Musiche: Nico Fidenco
Montaggio: Franco Fraticelli
Scenografia: Tadeo Villalba, Carlo Leva
Arredamento: Carlo Leva, Tadeo Villalba
Costumi: Rosalba Menichelli
Altri titoli:
Un mercenaire reste à tuer
Durata: 82
Colore: C
Genere: WESTERN
Specifiche tecniche: CROMOSCOPE, EASTMANCOLOR
Produzione: HERCULES CINEMATOGRAFICA (ROMA), HISPAMER FILM (MADRID)
Distribuzione: WARNER BROS. (1966)
CRITICA
"Il film, che si avvale da situazioni ed espedienti largamente usati nel genere western, non manca di ingenuità. Non è d'altra parte, del tutto privo di qualità spettacolari e può contare su un arioso, anche se poco americano, paesaggio." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 59, 1966)