Il film narra la tragica odissea degli ebrei cecoslovacchi, durante l'occupazione nazista. I personaggi attorno a cui si snoda l'allucinante storia sono due: Hana e Toník, ambedue medici. Per salvare la ragazza dall'imminente deportazione, Toník - che non è ebreo come la fanciulla - decide di sposarla. Hana, riesce così ad evitare il trasferimento nell'orrendo campo di concentramento di Theresienplatz (dove finiscono tutti i suoi cari) ma il marito non è immune alle rappresaglie: non trova più lavoro ed è ben presto costretto a fare il manovale. Sotto il continuo incubo di un arresto improvviso, i due vivono in continua trepidazione. Le notizie provenienti dal campo, tramite un poliziotto cecoslovacco, sono tristi e Toník, per rivedere i parenti della consorte, non esita ad introdursi furtivamente nel campo. Ma arriva troppo tardi: i familiari di Hana sono già partiti verso un altro campo, incontro alla morte. Un giorno anche Hana è arrestata. In quella sorta di infernale bolgia in cui la crudeltà sadica dei nazisti ha trasformato il campo di raccolta, la ragazza cerca di sopravvivere e di esplicare come può la sua attività di medico. Alla fine, quando si stanno già approntando le camere a gas, ecco gioiosa ed inaspettata la notizia della liberazione.
SCHEDA FILM
Regia: Alfred Radok
Attori: Blanka Waleska - Dott.ssa Hana Kaufmannová, Otomar Krejca - Dott. Toník Bures, Viktor Ocásek - Ingenger Kaufmann, Zdenka Baldová - Sig.ra Kaufmann, Jirí Spirit - Honzik Kaufmann, Eduard Kohout - Prof. Reiter, J.O. Martin - Karel Bures, Josef Chavlina - Pepa Bures, Anna Vankovà - Margit, Jirí Plachý - Abrahamovic, Sasa Rasilov - Moseles, Rudolf Deyl Jr. - Jarda Noha, Zdenek Hodr - Zdenek Klein, Karel Jelinek - Professor Brych, Jaroslav Senik - Primario Beer, Frantisek Vnoucek - Dott. Fried
Soggetto: Erik Kolár
Sceneggiatura: Erik Kolár, Mojmir Drvota, Alfred Radok
Fotografia: Josef Strecha
Musiche: Jirí Sternwald
Montaggio: Jirina Lukesová
Scenografia: Frantisek Troster, Jan Pacák
Costumi: Frantisek Mádl, Jan Kropácek
Altri titoli:
Hitler's Inferno
The Distant Journey
The Long Journey
Ghetto Terezin
Durata: 109
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Produzione: CESKOSLOVENSKÝ STÁTNÍ FILM
Distribuzione: GLOBE (1961)
CRITICA
"Ancora un film di denuncia contro la criminale atrocità dei nazisti e delle loro spietate leggi antiebraiche. L'assunto è quanto mai ricco di drammatica ed umana materia e non si può dire che il regista cecoslovacco nono abbia affrontato il tema con impegno appassionato e dolorosa partecipazione. V'è tuttavia da rilevare che l'efficacia drammatica con cui nell'opera si preannuncia, prima, l'imminenza della tragedia, e nella spietata descrizione, poi, della tragedia in atto viene alquanto intralciata e smorzata da un eccessivo uso di ricercatezze formali, di simboliche allusioni, di costruite e meditate trovate sceniche le quali contrastano, con la loro cerebralità, l'immediatezza tutta umana, irruente, documentaria, che più s'adatterebbe al tragico argomento, tolto di peso dalla realtà storica". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961)