Allegra gioventù

Alegre juventud

SPAGNA 1962
Un ragazzo, figlio di un ricco industriale e destinato un giorno non lontano a prendere in mano le redini dell'azienda paterna, decide di cambiare il corso della sua vita e di entrare in seminario. Il rettore del seminario però, dubitando della pienezza della sua vocazione, chiede alla sua ex fidanzata di aiutarlo a capire quale sia la sua strada. Mentre il ragazzo riflette sul proprio futuro, comincia a impegnarsi per aiutare insieme ad altri due seminaristi un nuovo collega, che ha difficoltà nello studio e un comportamento eccentrico. Il nuovo arrivato, però, in realtà è un ladro che dopo aver nascosto la refurtiva di una rapina si è rifugiato nel seminario per scampare ai suoi complici. La permanenza in seminario, invece, lo fa ravvedere e, quando i soci lo ritrovano e lo convocano in una taverna, l'ex ladro comunica loro la sua volontà di restituire il maltolto e di rimanere nel seminario. Sarà il figlio dell'industriale a salvarlo dall'ira dei suoi complici e, mentre il ladro, che ha deciso di farsi sacerdote, sconterà la pena per poi rientrare in seminario, il suo salvatore capirà che la sua vera strada è nel mondo.
SCHEDA FILM

Regia: Manolo Ozores, Mariano Ozores

Attori: Emma Penella, Adolfo Marsillach, José Luis Ozores, Antonio Ozores, Elisa Montés, Manuel Gil, Rafael Arcos, Santiago Rivero, Carmen Rodríguez, Rafael de Penagos, Juan Córdoba, Francisco Vázquez, Fernando de la Riva

Soggetto: Mariano Ozores

Sceneggiatura: Mariano Ozores

Fotografia: Manuel Merino

Musiche: Manuel del Castillo

Montaggio: Pedro del Rey

Scenografia: José Antonio de la Guerra

Costumi: Rufina Sanjuán

Durata: 83

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICO, EASTMANCOLOR

Produzione: JOAQUIN DOMINGUEZ PER CINEMATOGRAFIA HISPANICA

Distribuzione: SAN PAOLO

CRITICA
"Sul tema centrale del film - la vocazione cristiana, sia sacerdotale, che laica - trattato in modo né oleografico, né accademico, si innestano altri argomenti complementari, che, per essere troppi, vengono affrontati in maniera che appare superficiale. Per il resto, nonostante il peso preponderante dei dialoghi, si riscontra nel film una certa abilità nell'intreccio degli episodi in cui agiscono i numerosi personaggi". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 65, 1968)