Cecilia è una giovane donna incinta e, in seguito ad alcuni disturbi, viene ricoverata in ospedale e operata d'urgenza. Quando si risveglia dopo l'intervento, i medici le comunicano che non potrà più avere figli e lei, che è sempre stata insicura e apprensiva, dà la colpa al suo matrimonio e comunica a suo marito di aver preso una decisione: vuole lasciarlo. Nella sua stessa stanza d'ospedale, però, conosce altre due donne incinte profondamente diverse da lei. C'è Stina, che aspetta il suo bambino con una gioia quasi infantile e Hjordis che, giovanissima, è terrorizzata e ha più volte pensato di interrompere la gravidanza. Quando Stina perde il bambino, le tre donne si trovano improvvisamente a fare i conti con la vita, le responsabilità e i loro reali desideri.
SCHEDA FILM
Regia: Ingmar Bergman
Attori: Eva Dahlbeck - Stina Andersson, Ingrid Thulin - Cecilia Ellius, Bibi Andersson - Hjordis Petterson, Barbro Hiort af Ornäs - L'infermiera Brita, Erland Josephson - Anders Ellius, Max von Sydow - Harry Andersson, Gunnar Sjöberg - Dr. Nordlander, Ann-Marie Gyllenspetz - L'assistente sociale, Inga Landgré - Greta Ellius, cognata di Cecilia, Inga Gill - Una puerpera, Margaretha Krook - Dottoressa Larsson, Lars Lind - Dottor Thylenius, Sissi Kaiser - L'infermiera Mari, Kristina Adolphson - Un'inserviente, Maud Elfsiö - Un'allieva infermiera, Monica Ekberg - L'amica di Hjordis, Gun Jönsson - L'infermiera del turno di notte, Gunnar Nielsen - Un medico
Soggetto: Ulla Isaksson - novelle
Sceneggiatura: Ulla Isaksson, Ingmar Bergman - non accreditato
Fotografia: Max Vilen
Montaggio: Carl-Olov Skeppstedt
Scenografia: Bibi Lindström
Altri titoli:
Le soglie della vita
Vicino alla vita
Brink of Life
So Close to Life
Durata: 85
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: novelle "Det vänliga, värdiga" e "Det orubbliga" di Ulla Isaksson, contenute nella raccolta "Dodens faster"
Produzione: NORDISK TONEFILM, JEROME BALSAM FILMS
Distribuzione: INDIEF (1960) - DVD: RHV (2010)
NOTE
- PRIMA PROIEZIONE 26 DICEMBRE 1958.
- PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA E LA MIGLIORE ATTRICE (BIBI ANDERSSON, EVA DAHLBECK, BARBRO HIORT AF ORNÄS, INGRID THULIN AL FESTIVAL DI CANNES 1958.
CRITICA
"Pur non essendo il film tra le migliori opere del celebre regista, vi si riscontra tuttavia vigore d'espressione e rigore di realizzazione. Il fatto che le prevalenti preoccupazioni estetiche finiscano per comprimere e soffocare una più viva e umana partecipazione del regista alla materia del racconto costituisce il lato debole del lavoro." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 47, 1960)