Allarme rosso

Crimson Tide

USA 1995
Nell'ex Unione Sovietica il dissidente generale Radcenko occupa militarmente una base atomica, minacciando, in caso di intervento occidentale in aiuto al governo, di lanciare missili contro Stati Uniti e Giappone. Il sommergibile nucleare statunitense USS Alabama, al comando del capitano di vascello Frank Ramsey, un veterano, salpa e si reca in zona. L'escalation della crisi e le minacce di Radcenko fanno sì che Ramsey riceva l'ordine di lanciare i missili contro la base sovietica. Ma un ulteriore messaggio viene interrotto a causa di un sommergibile sovietico che attacca l'Alabama, interrompendo le comunicazioni radio. Per Ramsey fa fede il precedente messaggio integro, mentre per il capitano di corvetta Ron Hunter, un uomo di colore, l'ultimo messaggio, essendo mutilo, potrebbe essere il contrordine ed eviterebbe una crisi internazionale dalle conseguenze inimmaginabili. Per evitare che Ramsey proceda al lancio, Hunter lo rileva, a termini di regolamento, dal comando e lo fa rinchiudere in una cabina mentre è costretto ad affrontare il sommergibile sovietico, che ha già lanciato, sfiorandolo, quattro siluri contro lo scafo americano. Ma un gruppo di ufficiali, con a capo il tenente di vascello Bobby Dougherty, fedele a Ramsey lo libera e così ha luogo un controammutinamento. Un drammatico confronto tra i due uomini fa sì che si addivenga ad un ultimatum: se entro due minuti la radio che il tecnico Russel Vossler tenta di riparare freneticamente, non darà un messaggio chiarificatore, si procedere al lancio dei missili nucleari. La radio di bordo viene riparata in extremis e così viene ricevuto l'ordine di fermare il lancio. In patria, la Commissione d'inchiesta, pur riconoscendo la gravità dei fatti avvenuti a bordo del sommergibile, non può che dare parzialmente ragione ad entrambi gli ufficiali. Ramsey si ritira e su sua proposta Hunter viene promosso.
SCHEDA FILM

Regia: Tony Scott

Attori: Denzel Washington - Primo Ufficiale Hunter, Gene Hackman - Capitano Ramsey, Matt Craven - Tenente Zimmer, Vanessa Bell Calloway - Julia Hunter, Danny Nucci - Rivetti, Rocky Carroll - Westergard, Viggo Mortensen - Tenente Wepps, George Dzundza - Cob, Lillo Brancato - Russell Vossler, James Gandolfini - Dougherty, Jaime Gomez - Mahoney, Steve Zahn - William Barnes, Rick Schroeder - Hellerman

Soggetto: Michael Schiffer, Richard P. Henrick

Sceneggiatura: Michael Schiffer

Fotografia: Dariusz Wolski

Musiche: Hans Zimmer

Montaggio: Chris Lebenzon

Scenografia: Michael White

Durata: 116

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Produzione: DON SIMPSON, JERRY BRUCKHEIMER

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA - HOLLYWOOD PICTURES HOME VIDEO - DVD: BUENA VISTA HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1995
CRITICA
"(...) Appesi al filo dell'interpretazione del regolamento e degli ordini ricevuti, qui gli ammutinamenti sono addirittura tre, reciproci. Siamo sull'orlo della parodia involontaria e uno spettatore italiano non può non rimpiangere la perdita, la lontananza di Walter Chiari: che irresistibile "sketch" comico avrebbe potuto trarne (...)": (Morando Morandini da: Rivista del Cinematografo) Il ritmo è concitato e accattivante, la recitazione, soprattutto quella di Hackman e di Washington, superlativa. Ma il film non ha un briciolo di fegato nel prendere una posizione. E dà un colpo al cerchio e un colpo alla botte, preoccupato solo di non scontentare nessuno. Il che, peraltro, se non si scrosta di un millimetro la sua levigata vernice, gli riesce benissimo. (Il Secolo XIX, Fausto Serra, 14/8/95)

Il clima d'ansia, nonostante quelle cornici claustrofobiche, è coltivato con cura, le immagini sono sempre molto suggestive e se non fossero le musiche a frastornare anche chi non ha orecchie delicate, il film, almeno come macchina per suspense avventurose, riuscirebbe largamente a convincere il pubblico che ama questo genere di imprese. (Il Tempo, Gian Luigi Rondi, 15/9/95)

"Assurdo, tirato troppo in lungo e poco eccitante thriller marinaro di Tony Scott, affetto da claustrofobia e logorrea, cui non bastano dialoghi sopra la media per emergere dall'oceano del già visto. Più che dai russi guerrafondai, il perplesso Gene Hackman e l'impettito Denzel Washington devono guardarsi da un'invadente colonna sonora". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 febbraio 2001)