A poco più di sessant'anni dalla morte, avvenuta il 19 agosto 1954, un omaggio sentito e doveroso a una figura importante della politica italiana e non solo: Alcide De Gasperi. Vita e opere dello statista trentino, tra i padri fondatori della nostra Repubblica, scorrono attraverso il numeroso materiale d'archivio, composto da cinegiornali e filmati d'epoca, fotografie, prime pagine di quotidiani e radiogiornali, e grazie a preziose testimonianze di quanti lo conobbero e lo amarono, ma anche di chi ha raccolto la sua eredità e, ancora, dei tanti altri che lo hanno studiato. Numerose le fonti consultate: fra le altre, l'Istituto Luce, le Teche Rai, l'Istituto Sturzo e la Fondazione De Gasperi. Le immagini e gli audiovisivi sono commentati e arricchiti dalle parole e dai volti di tutte quelle figure che aiutano a comporre un quadro a tutto tondo del prestigioso politico. E poi, ancora, altri personaggi con ruoli chiave nel panorama culturale del nostro Paese, come il regista Francesco Rosi, forse ultime testimone dell'impegno civile nel cinema italiano.
SCHEDA FILM
Regia: Franco Mariotti
Attori: Remo Girone - Narratore, Antonio Spagnuolo
Soggetto: Franco Mariotti
Sceneggiatura: Franco Mariotti, Lilia Ricci Mariotti - collaborazione, Giuseppe Sangiorgi - supervisione
Fotografia: Roberto Girometti
Musiche: Pericle Odierna
Montaggio: Franco Mariotti, Nicola Tubiello - collaborazione, Leonardo Botta - collaborazione
Suono: Basilio Gasparri
Durata: 95
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: TETRAKTYS SRL, IN ASSOCIAZIONE CON ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ, AMARCORD
Distribuzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ
NOTE
- CONSULENZA STORICA: MAURIZIO GENTILINI, ERNESTO G. LAURA, GIUSEPPE SANGIORGI, CARLO TAGLIABUE.
CRITICA
"(...) encomiabile il lavoro che Franco Mariotti ha svolto in tre anni, nel corso dei quali ha svolto accurate ricerche, scritto e diretto 'Alcide De Gasperi - II miracolo incompiuto' (...). Nel film non manca la visione del potere libero da ogni costrizione, quando si tratta di tutelare l'interesse comune e la democrazia." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 8 aprile 2016)