Albergo Luna, camera 34

ITALIA 1946
Una giovane insegnante di canto, dopo avere avuta la casa distrutta da un bombardamento, è costretta a rifugiarsi con la mamma vecchia e malata, in un campo di sinistrati ed a vendere tutto per vivere, mentre va alla ricerca di una scrittura come cantante. Senza più denari dopo aver girato inutilmente tutto il giorno, una sera s'imbatte in un giovane che, davanti ad un locale pubblico la invita a prendere qualche cosa si caldo. Macchinalmente accetta e resta abbacinata alla vista del mucchio di banconote che il giovane ha nel portafoglio. Il giovane la trascina nell'albergo Luna dove abita e dove avviene l'irreparabile. La ragazza al momento di lasciare l'amico lo deruba e ritorna in fretta a casa, ma nel frattempo la madre è morta. Intanto un giovane maestro compositore le offre di interpretare le sue canzoni, e qui comincia per lei una vita nuova di stenti ma anche di conquiste, nell'amore del giovane che intende sposarla. Torna in scena intanto l'individuo dell'albergo luna e la ragazza, attraverso una serie di drammatiche disavventure, rischia di finire in prigione per omicidio, ma tutto si accomoda e alla fine i due giovani si sposano.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Ludovico Bragaglia

Attori: Andrea Checchi - Il seduttore, Carlo Campanini, Marcello Giorda, Arturo Bragaglia, Giovanni Petti, Roberto Villa - Il compositore, Antonio Bracci, Giovanni Dolfini, Guido Lauri, Chiaretta Gelli - La maestrina di canto

Soggetto: Aldo De Benedetti

Sceneggiatura: Aldo De Benedetti

Fotografia: Carlo Montuori

Musiche: Nino Rota, Alessandro Cicognini

Scenografia: Gianni Mazzocca

Durata: 85

Colore: B/N

Genere: POLIZIESCO

Produzione: CARLO PONTI PER LUX FILM, STAR

Distribuzione: LUX FILM

NOTE
- DIRETTORE DI PRODUZIONE: ROMOLO LAURENTI.

- OPERATORE: MARIO MONTUORI. -
CRITICA
"Da parte del regista c'è la preoccupazione di voler far apparire il film "giallo" e questo lo porta a mettere in rilievo un particolare secondario e ha trascurare la vicenda d'amore. Pertanto il film risulta mediocre". (Anonimo "Segnalazioni Cinematografiche", vol. XXI del 1957).