Natan, un bambino di cinque anni, è figlio di padre messicano e madre italiana. I suoi genitori stanno per divorziare e lui seguirà sua madre a Roma, ma prima che questo avvenga suo padre Jorge decide di fargli conoscere la tradizione messicana, in modo che costituisca per sempre un legame con lui. Così un giorno, i due lasciano la loro casa a Playa del Carmen e prendono un autobus diretti a Sud, dove li aspetta una piccola barca a nolo. La loro destinazione è la scogliera Chinchorro, distante 30 chilometri da Majahual. I due però vengono presi da un forte mal di mare e accolgono l'incontro con Matraca, un vecchio pescatore della zona, come una benedizione. Matraca li accoglie nella sua baracca in riva all'oceano e nei giorni successivi, li trascina con sé lungo paesaggi mozzafiato. A bordo della sua piccola nave a motore, padre e figlio andranno a pesca, si divertiranno a fare snorkeling, instaureranno un rapporto con gli animali e si riempiranno gli occhi di uno degli ultimi paradisi naturali rimasti al mondo. Per Natan si avvicina il momento di partire, ma non potrà mai più dimenticare quegli ultimi giorni trascorsi con suo padre...
SCHEDA FILM
Regia: Pedro González-Rubio
Attori: Jorge Machado - Jorge, Roberta Palombini - Roberta, Natan Machado Palombini - Natan, Nestór Marín - Matraca, Wild Egret - Blanquita
Soggetto: Pedro González-Rubio
Sceneggiatura: Pedro González-Rubio
Fotografia: Pedro González-Rubio, David Torres (II) - riprese subacquee, Alexis Zabé - riprese subacquee
Musiche: Diego Benlliure, Uriel Esquenazi
Montaggio: Pedro González-Rubio
Scenografia: Pedro González-Rubio
Altri titoli:
To the Sea
Durata: 73
Colore: C
Genere: DRAMMATICO FAMILY
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Produzione: JAIME ROMANDÍA, PEDRO GONZÁLEZ-RUBIO PER MANTARRAYA PRODUCCIONES, XKALAKARMA
Distribuzione: AHORA! FILM/BARZ AND HIPPO/ROSSOSEGNALE (2017)
Data uscita: 2017-05-25
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: RISERVA NATURALE DEL BANCO CHINCHORRO, ISTITUTO MESSICANO DI CINEMA, RAZONATURA, LIVERPOOL, QUALITAS.
- PRESENTATO AL 60. FESTIVAL DI BERLINO (2010) NELLA SEZIONE 'GENERATION K PLUS'.
CRITICA
"Dopo 'Tanna', altro film quasi documentario sulla natura e le sue mille e faticose meraviglie. (...) Mare, sole, vento, uccelli con fair play, onde, pesci abbattuti e arrostiti senza pietà, pasti rustici, sabbia, tempeste gabbiani senza Ebbtide: una provvista di elementi e di sentimenti primordiali prima del ritorno nella «civiltà». Come in 'Odissea nuda', due culture ancora lottano rivali riprese in una fotografia ondivaga bellissima, ad altezza di emozione di piccino, tutta farina del sacco di Pedro Gonzalèz-Rubio che trasmette emozioni semplici in una cornice selvaggia, ma pronta alla cartolina." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 25 maggio 2017)
"'Alamar' (a la mar, al mare in spagnolo ) è un documentario intimo, potremmo dire. (...) Proprio perché riesce ad assumere lo sguardo di un bambino il film è asciutto e privo di retorica." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 25 maggio 2017)
"Si esce da questo minuscolo, toccante, mélo caraibico abbagliati da luci e colori tropicali nel modo verginale in cui il piccolo protagonista li scopre. (...) Stessa operazione di fiction in documentazione antropologica del nostro "Fuocoammare" o del recente australiano "Tanna", ruba da una tradizione che va da Murnau e Flaherty al nostro Quilici. È pure un'opera in difesa dell'atollo patrimonio Unesco invaso dalla modernità." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 25 maggio 2017)
"Ci sono voluti otto anni prima che questo appassionato, piccolo film messicano trovasse una distribuzione. Un'ingiustizia inspiegabile. E' la storia, breve, tenera e intensa, dell'incontro fra tre generazioni vicino alla barriera corallina di Banco Cinchorro, in Messico. (...) Splendidi paesaggi, dialoghi essenziali, tanta poesia in settanta minuti che proprio volano." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 25 maggio 2017)