In una zona prossima ai territori che secondo gli accordi dovrebbero appartenere agli indiani Aricara, pionieri bianchi avanzano con prepotenze, e tentano di rendere brutali i pellirosse vendendogli sottobanco fucili e whisky. Dissepolta l'ascia di guerra Nuvola Nera compie delle autentiche spedizioni punitive con altrettanta determinazione e cattiveria. Vittima di tale situazione è la famiglia del coltivatore Joe, che viene distrutta a eccezione del piccolo George, lasciato semistordito, e della sorellina Kathy, che viene portata via dal capo degli Aricara e educata come figlia. Molti anni dopo, essendo ancora assai tesa la situazione, il colonnello Monson si prepara ad attaccare gli indiani e questi, essendo Nuvola Nera ormai vecchio, ottengono quale capo il bollente Cervo Volante. Il nuovo capo è promesso sposo di Loana, presunta figlia del vecchio capo: in realtà, è la sorella di George Wilson, il tenente che Monson incarica per una spedizione. Cervo Volante attacca Wilson, ne stermina la scorta e lo fa prigioniero. Loana, indotta a ricordare dal medaglione che trova al collo del fratello, lo riconosce e lo cura. La reazione del colonnello porta alla distruzione del villaggio degli indiani e alla prigionia dei pochi superstiti. Mentre si discute il destino degli indiani, un fanatico spara uccidendo Loana: Cervo Volante - lasciato per morto nel villaggio distrutto - si presenta e si uccide in segno di disperata protesta.
SCHEDA FILM
Regia: Alessandro Santini
Attori: Jeff Cameron, George Cavendish, Ivan Greeve, Carla Mancini, Patrizia Mayer, Stefania Nelli, Nicola Morelli, Laila Shed, Cameron Steel, Vincenzo Basile
Soggetto: Bruno Vani, Alessandro Santini
Sceneggiatura: Alessandro Santini, Bruno Vani
Fotografia: Gaetano Valle
Musiche: Elsio Mancuso
Montaggio: Alberto Colangeli
Durata: 81
Colore: C
Genere: WESTERN
Specifiche tecniche: CINEMASCOPE TECHNICOLOR
Produzione: GLOBARS
Distribuzione: REGIONALE
CRITICA
Sproporzionato nei suoi blocchi narrativi - tratti peraltro da motivi western arcinoti - interpretato e diretto mediocramente, questo film manca di un minimo di consistenza. La ricerca dell'effetto spicciolo e plateale, inoltre, lo induce a esprimersi in scene brutali che non soltanto intaccano seriamente il tema antirazzista, ma lo sommergono con efferatezze tutt'altro che costruttive. Lo stesso suicidio del protagonista indiano è di equivoco significato. (Segnalazioni Cinematografiche).