Airport 75

Airport 1975

USA 1974
Il jumbo-jet Columbia 409, con 120 persone a bordo, partito da Washington per Los Angeles, a causa delle cattive condizioni atmosferiche viene dirottato verso l'aeroporto di Salt Lake. Mentre sono già iniziate le operazioni di avvicinamento, un aereo privato da turismo, il 232 Zulu, viene a sua volta indirizzato verso lo stesso scalo. Il solitario pilota di questo aereo, vittima di una crisi cardiaca, ne perde il controllo e va a disintegrarsi contro la cabina di comando del Boeing 747 provocando un largo squarcio sulla fronte sinistra. Morti per l'incidente il secondo pilota e il marconista, gravemente ferito il capitano, la guida passa nelle mani della capo-hostess Nancy. Il direttore della compagnia Columbia, Alan Murdoc che è fidanzato di Nancy, e un altro dirigente, Mr. Patroni, che ha sull'aereo la moglie Helen e il figlioletto Joseph, si prodigano per aiutare via radio l'improvvisata pilota e poi, per mezzo di un elicottero militare superveloce, riescono a immettere Murdoc nell'avariato gigante dell'aria.
SCHEDA FILM

Regia: Jack Smight

Attori: Charlton Heston - Alan Murdock, Karen Black - Nancy Pryor, George Kennedy - Joe Patroni, Efrem Zimbalist Jr. - Capitano Stacy, Susan Clark - Helen Patroni, Helen Reddy - Sorella Ruth, Linda Blair - Janice Abbott, Dana Andrews - Scott Freeman, Myrna Loy, Nancy Olson, Eric Estrada, Roy Thinnes, Kip Niven

Soggetto: Arthur Hailey

Sceneggiatura: Don Ingalls

Fotografia: Philip H. Lathrop

Musiche: John Cacavas

Montaggio: Terry Williams

Scenografia: George C. Webb

Costumi: Edith Head

Durata: 110

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE TECHNICOLOR

Tratto da: Romanzo di Arthur Hailey

Produzione: UNIVERSAL

Distribuzione: CIC - CIC VIDEO

CRITICA
"Cosa dice il proverbio? Tutto è bene ciò che finsice bene. Da 'Juggernaut' (una bomba minaccia un transatlantico) a 'L'inferno di Cristallo' (un incendio distrugge un grattacielo) a 'Terremoto', al cinema le catastrofi andavano per la maggiore negli anni Settanta". ('Venerdì di Repubblica', 21 luglio 2000)