Juanito è prossimo al matrimonio. Gli amici Paco e Corrado decidono di organizzare la festa di addio al celibato che si svolgerà nel più bel luogo di appuntamenti della Spagna. Durante la festa, nell'eccitazione di un incontro con una ragazza, Juanito perde un anello della madre di gran valore. Subito tutti si mettono alla ricerca del prezioso. L'anello è finito nelle mani di Villombrosa, il più potente e pericoloso capomafia del paese. Partiti in macchina, i tre ragazzi inseguono il rapinatore, si fermano in un locale lungo la strada, dove incontrano Fatima, una portoghese che cerca la cocaina contenuta nei due airbag della vettura in fuga. Ci sono solo 24 ore per recuperare l'anello. Tra inseguimenti, incomprensioni, minacce, tutti si ritrovano al casinò di Arosa, dove Juanito al tavolo da poker affronta Villombrosa, si scontra con sua figlia Angela, infine recupera l'anello e si presenta puntuale al matrimonio. Ma al momento di pronunciare il sì, l'apparizione della ragazza che aveva trattenuto l'anello gli fa cambiare idea.
SCHEDA FILM
Regia: Juanma Bajo Ulloa
Attori: Karra Elejalde - Juanito, Fernando Guillén Cuervo - Konradin, Alberto San Juan - Pako, Maria de Medeiros - Fatima Do Espiritu Santo, Francisco Rabal - Villombrosa, Pilar Bardem - La Herme, Karlos Arguinano - Don Serafin, Luis Cuenca - Souza, Rosa Maria Sardá - Aurora, Noemi Climent - Roxanne
Soggetto: Juanma Bajo Ulloa
Sceneggiatura: Fernando Guillén Cuervo, Karra Elejalde, Juanma Bajo Ulloa
Fotografia: Gonzalo Berridi
Musiche: Bingen Bendinazebal
Montaggio: Paulo Blanco
Scenografia: Nuria San Juan, Julio Torrecilla, Satur Idarreta
Costumi: Bina Daigeler
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: Racconto di Karra Elejalde
Produzione: ASERGACE, CINEMA S.A.
Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (1999)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO/APRILE 2001
CRITICA
"Coproduzione a tre dal ritmo affastellato, di poche pretese (almeno si spera), e di poca riuscita. Cosa centra l'airbag in tutto questo? Serve da filo conduttore della/e storia/e e a lui si affidano le valenze più diverse del caso o della necessità narrativa". (Mario Calderale, 'Segnocinema', settembre/ottobre 2000)