Ai no Yokan

Sulla costa della baia di Tokyo si ergono in maniera disordinata alti edifici appena costruiti. Si tratta di una nuova zona residenziale per la classe media. Dall'altra parte del canale, invece, ci sono degli ostelli pubblici per i meno abbienti. Junichi vive in uno degli appartamenti e lavora in un giornale. Sua moglie è morta qualche anno prima e lui è solo con la sua figlioletta che frequenta la scuola elementare. Un giorno, però, sua figlia viene trovata uccisa a pugnalate e si scopre che la colpevole è una sua compagna di classe. Junichi non ha più ragione di vivere, così lascia il suo lavoro e la casa e si distacca da quello che era il suo mondo. Trova un impiego manuale in una fonderia di Hokkaido e si stabilisce in uno degli ostelli dall'altra parte del canale. Le sue giornate si susseguono sempre uguali. Si sveglia alle prime luci dell'alba, si alza e va in fabbrica dove lavora instancabilmente senza parlare con nessuno. La sera torna a casa e si infila nel letto prima del tramonto. Un giorno, però, si accorge di Noriko, la cuoca dell'ostello. Per un crudele gioco del destino, Noriko è la madre dell'assassina di sua figlia. Anche lei non potendo sopportare quello che è successo si è nascosta a Hokkaido e vive come se dovesse scontare ogni colpa. I due, pur riconoscendosi, non si salutano e non si scambiano neppure una parola quando si incrociano per i corridoi. Eppure la presenza di Noriko diviene fondamentale nella vita di Junichi. Così, un giorno, l'uomo si decide e, dopo aver comprato due cellulari con la scheda prepagata in un ipermercato, ne regala uno a Noriko. La donna, però, non si sente pronta ad accettare di comunicare con qualcuno e rifiuta il suo dono. Qualche giorno dopo, però, è lei ad arrivare con un cellulare per Junichi ed è lui a gettarlo in un cassonetto. Entrambi sanno di non poter vivere senza l'altro ma sono anche consapevoli di non saper vivere insieme. Cosa succederà?