Marta, moglie fedele ed affettuosa di Franco, avendolo sorpreso tra le braccia della sua più cara amica, decide di ricambiare l'offesa riservandosi l'opportunità di compiere un adulterio punitivo. Mentre Franco vive sotto l'incubo dell'infedeltà promessa e da lui, per forza di cose, accettata, la scaltra Marta semina di falsi indizi le indagini del marito che, dopo aver ripetutamente fatto la figura del segugio inetto, assolda e propone un incapace adultero. Ma Franco incappa nel senso di colpa per un assassinio non commesso, rischia un'operazione per una inesistente ulcera e subisce una lavanda gastrica per un simulato avvelenamento. Alla fine, punito e pentito, Franco riottiene le attenzioni affettuose della fedele e giovane moglie.
SCHEDA FILM
Regia: Pasquale Festa Campanile
Attori: Nino Manfredi - Franco, Catherine Spaak - Marta, Vittorio Caprioli - Silvio Sasselli, Maria Grazia Buccella - Gloria, Tullio Altamura - Pappagallo, Gino Pernice - Roberto, Mario Pisu - Il Vicino, Akim Tamiroff - Max Portesi, Gianni Salaro - Pappagallo, Lino Banfi - Marco
Soggetto: Pasquale Festa Campanile
Sceneggiatura: Luigi Malerba, Ottavio Alessi, Pasquale Festa Campanile
Fotografia: Roberto Gerardi
Musiche: Armando Trovajoli
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Scenografia: Pier Luigi Pizzi
Altri titoli:
Adultery Italian Style
Durata: 98
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR
Produzione: MARIO CECCHI GORI PER LA FAIR FILM REALIZZATA DA LUCIANO PERUGIA
Distribuzione: TITANUS (1966) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- PER LA PRIMA EDIZIONE VEDI SEGNALZIONI CINEMATOGRAFICHE VOL.60 PAG.153.
- CANZONI: BADA CATERINA (TROVAJOLI, MIGLIACCI) E BRILLO E BOLLO (TROVAJOLI, DE MUTIIS) SONO CANTATE DA CARMEN VILLANI (LA PRIMA CON I CANTORI MODERNI DI A. ALESSANDRINI).
CRITICA
"(...) La piacevole situazione iniziale si sviluppa su linee disinvolte, spesso spiritose, e sempre di buon gusto. Il regista si mostra abile, colto e inventivo. Manfredi è lepido con misura, la Spaak, fisicamente splendida è, a nostro modo di vedere, una delle poche attrici del nostro cinema in grado di gareggiare con Jane Fonda e altre campionesse della commedia sofisticata (...)". (P. Bianchi, "Il Giorno", 25/3/1966).