Un cieco vaga nel deserto finchè non raggiunge una lunga fila di non vedenti anch'essi con occhiali scuri e bastone bianco. Attendono apparentemente di entrare in un portone dall'aspetto imponente. La sequenza fa da prologo, da intermezzo e da chiusura a dodici episodi: un solitario passeggero notturno del metrò vede con terrore aumentare gradatamente la velocità del convoglio fino al livello di un jet in decollo; una donna vede restringersi inesorabilmente la camera da letto, e sfondando il soffitto viene decapitata da un camion; una vecchina coccola il micio in una sporta per poi sfracellarlo contro il muro e disegnare col sangue del felino un cuore trafitto; un tizio di colore viene "sequestrato" dalla sua Citroen che lo porta alla rottamazione: qui egli vede, prima di finire nella pressa, che anche altri automobilisti subiscono la stessa sorte; un solitario coll'appartamento pieno di piante viene attaccato dalla bottiglia che egli usa per innaffiarle, la rompe contro il muro ma si ritrova "imbottigliato; una coppia di vecchietti diabolici costringe ad un micidiale "percorso di guerra" i potenziali acquirenti della loro casa facendoli perire in modo rocambolesco; un amante "discreto" rimane privo di arti e tronco pur di non rivelare il nascondiglio della donna al gelosissimo marito, che lo mutila ferocemente; un conducente d'ambulanza, chiamato d'urgenza ad un incrocio per un incidente, scopre che quest'ultimo deve ancora avvenire e coinvolge proprio la sua ambulanza; un maniaco tappezza geometricamente le pareti della stanza di mosche mutilate di ali e zampette e trova l'ultimo tassello del suo originale puzzle sulla guancia di una compiacente donnina, che non esita a strozzare; un televisore si trasforma in demoniaca presenza nella vita di una tranquilla coppia, tanto da richiedere l'opera di un esorcista "elettronico"; una telecamera di controllo in un grande edificio assale il custode assumendo le forme di una arachide; un uomo viene preso a pugni in faccia fino a ridurre il suo volto ad una purpurea maschera tumefatta, che riscuote grande successo quando viene esposta in una galleria d'arte moderna. I ciechi, la cui visione ha intervallato tutte le vicende esposte, si tolgono gli occhiali scoppiando in una bella risata, mentre il cieco vero capitato in mezzo a loro si gira intorno spaesato.
SCHEDA FILM
Regia: Yann Piquer, Jean-Marie Maddeddu, Anita Assal, Barthélémy Bompard, Philippe Dorison, John Hudson, Alain Rosak
Attori: Franck Baruk, Barthélémy Bompard, Carla Teillol, Arnaud Chevrier, Bernardette Coqueret, Gilbert Duprez, Jean-François Gallotte, Alain Aithnard, Marie Therese Graumont, Jean-Marie Maddeddu, Ged Marlon, Marie Christine Munchery, Yann Piquer, Roger Zacconi, Clémentine Célarié
Soggetto: Yann Piquer
Sceneggiatura: Hugo Verlomme, Jean Marc Toussaint, Jean-Marie Maddeddu, Yann Piquer
Fotografia: Bernard Cavalié, Pierre Aïm, Bernard Dechet, Philippe Dorison, J.H. Oppell, Philippe Gabel
Musiche: Eric Daubress, J.W. Hudson, Scoop!, Richard Gili, Jean Marie Padovani, Marguerite Jacques, G. Hekimian, P. Azais
Montaggio: Pierre Didier, Elisabeth Moulinier, Gerard Paret
Scenografia: Jean-Pierre Camus, Pascale Mandonnet, Guillaume Lanoux, Jeff Garreau
Durata: 77
Colore: B/N-C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Tratto da: Da un'idea di Yann Piquer
Produzione: MANITOU PRODUCTIONS, C.N.C. E CANAL PLUS
Distribuzione: C.D.I. (1991) - MFD HOME VIDEO, CDI HOME VIDEO, CLEMI VIDEO
CRITICA
""Adrenaline" gioca sul tema del terrore senza mai mettere paura". (Alessandra Levantesi, La Stampa, 9/11/91)
""Adrenaline" non ci pare un così riuscito esperimento nè creativo nè produttivo". (Fabio Bo, Il Messaggero, 13/12/91)
"In "Adrenaline" ci sono la ricerca formale e lo stile classico, la sperimentazione narrativa e la provocazione visiva, la folgorazione figurativa e l'invenzione grottesca, lo scenario futuristico e il paradosso surreale". (Alberto Castellano, Il Mattino, 17/12/91)