Dal mattino alla sera, la giornata di tre giovani, due uomini e una donna, che si incontrano casualmente nella Firenze di oggi. Sandro lavora in una radio privata, Marta fa la pittrice, Francesco è disoccupato e sta andando ad iscriversi all'ufficio di collocamento. La ragazza racconta ai suoi due nuovi amici storie irreali, come quella dei piccioni che si trasformano in principi azzurri e mentre Francesco non le crede, Sandro decide di aiutarla a trovare il suo principe-piccione. Senza una meta precisa fanno vari incontri e finiscono nelle situazioni più strane, per ritrovarsi alla fine con i problemi di sempre. Ma domani è un altro giorno e forse qualcosa succederà ...
SCHEDA FILM
Regia: Alessandro Benvenuti
Attori: Francesco Nuti - Francesco Sabatini, Alessandro Benvenuti - Sandro, Lucilla Baroni - Lucilla, Athina Cenci - Marta, Franco Javarone - Notturno, Paolo Hendel - Veleno, Marcella Ermini - Maria, Antonio Betti - Marito di Maria, Riccardo Cioni - Giornalaio, Donata Genazzani
Soggetto: Alessandro Benvenuti
Sceneggiatura: Alessandro Benvenuti
Fotografia: Romano Albani
Musiche: Alessandro Benvenuti, Stephen Head, Dado Parisini
Montaggio: Sergio Montanari
Scenografia: Ugo Chiti
Costumi: Ugo Chiti
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO, TECHNICOLOR
Produzione: GIANFRANCO PICCIOLI PER LA HERA INTERNATIONAL FILMS SRL
Distribuzione: MARTINO - DOMOVIDEO, CDE HOME VIDEO, M&R
NOTE
- LE MUSICHE DEL FILM SONO STATE INCISE DAI "THE COLLA".
CRITICA
"Un esordio da incoraggiare, con la speranza che si arrivi ad una maggiore amalgama e che il surrealismo scombinato del dialogo non rimanga un'esercitazione fine a se stessa o una vacua filosofia di vita". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 92, 1982).
"[...] 'Ad ovest di Paperino' è godibile per tutto il primo tempo, perché i personaggi sono presentati con freschezza e il ritmo delle battute è sempre sostenuto (l'entrata in scena di Antonio, la litigata col pescatore, le schermaglie tra i due ragazzi, la scena al bar e soprattutto la telefonata di Augusto in radio sono dei pezzi di ottima comicità). Nella seconda parte, però, il ritmo si sfilaccia alquanto. Alessandro Benvenuti [...] è molto bravo in fase di sceneggiatura, ma come regista non c'è: nel finale tira in lungo con sequenze oltre il lecito. Con dieci minuti in meno il film funzionerebbe assai meglio. Comunque, il film è discreto soprattutto perché non volgare, fresco nei dialoghi cui il dialetto fiorentino regala tutta la propria immediatezza. Essere bravi cabarettisti [...] non significa essere per forza cineasti completi [...]". (Alberto Crespi, "L'Unità", 28 dicembre 1981).