L'esistenza di Marcelline - un'attrice quarantenne scelta per interpretare il personaggio di Natalia Petrovna in "Un mese in campagna" di Turgenev - viene sconvolta da una serie di avvenimenti. Primo tra tutti l'incontro con Nathalie, l'assistente del regista, che vent'anni prima è stata sua compagna di studi alla scuola di recitazione e che, dopo essersi sposata ed essere diventata madre, ha dovuto abbandonare il palcoscenico per dedicarsi alla famiglia. Entrambe sembrano desiderare la vita dell'altra e, ad aumentare i dubbi e le incertezze di Marceline, single e senza figli, interviene il suo ginecologo che la costringe a prendere coscienza della sua età per un'eventuale maternità. Ad aiutare l'attrice nella difficile scelta della direzione da dare alla sua vita saranno una serie di fantasmi del suo passato che si manifesteranno in sogno, fino all'apparizione della stessa Natalia Petrovna e, addirittura, della Madonna...
SCHEDA FILM
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Attori: Valeria Bruni Tedeschi - Marcelline, Noémie Lvovsky - Nathalie, Mathieu Amalric - Denis, Louis Garrel - Éric, Valeria Golino - Natalia Petrovna, Maurice Garrel - Padre, Robinson Stévenin - Julien, Marysa Borini - Madre, Bernard Nissile - Jean-Paul, Olivier Rabourdin - Marc, Laëtitia Spigarelli - Juliette, Gilles Cohen - Jean-Luc, il regista, Marie Rivière - Costumista, Éric Elmosnino - Raymond, Laurent Grévill - Arthur
Sceneggiatura: Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Lvovsky, Agnès de Sacy
Fotografia: Jeanne Lapoirie
Montaggio: Valeria Bruni Tedeschi, Anne Weil
Altri titoli:
Le rêve de la nuit d'avant
Actrice
Actress
Dreams of the Night Before
Durata: 107
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: FIDÉLITÉ FILMS, CANAL+, CNC, VIRTUAL FILMS, WILD BUNCH
NOTE
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA AL 60MO FESTIVAL DI CANNES (2007) NELLA SEZIONE "UN CERTAIN REGARD".
CRITICA
"Valeria Bruni Tedeschi sa ciò di cui parla, conosce quanto accade dietro il sipario e sui set 'nella realtà', così che distilla nel film un senso di sofferenza autentica, e la leggerezza di una commedia modulata con senso del tempo, della comicità, della malinconia. E' lei, fuori e dentro la scena il centro del mondo ma questa esposizione frammenta l'ego nell'autoironia rendendolo ricchezza narrativa 'altra', i duetti con la madre, mentre le grida che è una stupida sono irresistibili. Bruni Tedeschi è corpo di cinema a ogni istante, tra i fantasmi e se stessa." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 23 maggio 2007)