Acquario

ITALIA 1996
Nella Milano dei nostri giorni tre storie di vita, non diverse dalle altre, si intrecciano. Caterina dopo anni si trova dinanzi ad una svolta, è in crisi con suo marito Enrico e vuole cambiare qualcosa nella sua esistenza. Decide di lasciare il suo lavoro, di smettere di farsi assorbire giorno dopo giorno. Anna, una donna emancipata, dopo essere stata lasciata da suo marito, ha deciso di non aver bisogno di nessuno e di vivere da sola. Un giorno, tornata a casa, riceve la telefonata del fratello che le chiede un favore: ospitare per qualche tempo una sua amica di passaggio. Infine c'è Luca. Una mattina nella segreteria telefonica del suo studio trova un messaggio molto particolare e misterioso. Una voce di donna, mai sentita prima, ammette la grande attrazione che prova per lui e gli chiede di incontrarla, a scatola chiusa, quella stessa sera...
SCHEDA FILM

Regia: Michele Sordillo

Attori: Ivano Marescotti - Luca, Lucia Vasini - Francesca, Maria Consagra - Caterina, Maurizio Schmidt - Enrico, Carlina Torta - Anna, Paola Iovinella - Simona

Soggetto: Michele Sordillo

Sceneggiatura: Michele Sordillo

Fotografia: Luciano Baresi

Musiche: Ludovico Einaudi

Montaggio: Gianni Lari

Scenografia: Elisabetta Gabbionetta

Costumi: Donatella Cianchetti

Durata: 75

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: MICHELE SORDILLO PER ARCADIA FILM

Distribuzione: VITAGRAPH

NOTE
- GROLLA D'ORO 1996 A LUDOVICO EINAUDI PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA.
CRITICA
"Incomunicabilità alla Antonioni? C'è anche questo, ma non solo. Un microcosmo sfaccettato nel quale il maschio appare incredulo e spaesato, incapace di assumersi le sue responsabilità creandosi delle inutili frustrazioni. (...) Al suo terzo lungometraggio a soggetto, Sordillo lavora di cesello su tutte le sottigliezze psicologiche che tengono vivi i vari personaggi. Ed è un'intuizione felice quel far scomparire in dissolvenza le figure in campo: umanità anonima, quindi, in fondo, senza importanza apparente. Ne esce un quadretto sociale di delicata introspezione e con pochi momenti di caduta di ritmo. Un cast di interpreti di numero contenuto." (Piero Zanotto, "Il Gazzettino", 3 settembre 1996)