Ana vive con il marito e la figlia in un villaggio di mare. Quando l?uomo decide di allontanarsi per qualche giorno, Ana pensa di ingannare l'attesa del ritorno concludendo un lavoro rimasto da troppo tempo in sospeso. La sua concentrazione viene tuttavia meno non appena comincia a passeggiare in paese e sulla spiaggia. Qui si troverà a salvare uno straniero dall?annegamento e ad accogliere Vera, un?amica che si presenta a casa sua.
SCHEDA FILM
Regia: Teresa Villaverde
Attori: Galatea Ranzi - Ana, Joaquim de Almeida - Il Marito, Alexandre Pinto - Alexandre, Miguel Borges - Lo Straniero, Lucia Sigalho - Signora, Ana Moreira - Emilia, Chico Buarque - Amante, Jorge Sacadura - Homem, Maria de Medeiros - Vera, Clara Jost - Crianca, Joel Miranda - Rapazito, Lula Pena - Signora
Soggetto: Teresa Villaverde
Sceneggiatura: Teresa Villaverde
Fotografia: Emmanuel Machuel
Montaggio: Andrée Davanture
Scenografia: Ana Louro
Costumi: Rita Lopes Alves
Altri titoli:
Water and Salt
Durata: 117
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1,85)
Produzione: MADRAGOA FILMES - FABRIZIO MOSCA PER TITTI FILM - RTP RADIO TELEVISAO PORTUGUESA, INSTITUTO DO CINEMA AUDIOVISUAL E MULTIMEDIA EURIMAGES - TELE +
Distribuzione: STAZIONE MARITTIMA (2002), GRUPPO PASQUINO
Data uscita: 2002-12-06
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 58MA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2001) NELLA SEZIONE "CINEMA DEL PRESENTE".
- IL FILM E' STATO AL CENTRO DI UNA CONTESA TRA LA REGISTA E IL MARITO SEPARATO, IL REGISTA JON JOST, CHE NON VOLEVA VI RECITASSE LA LORO FIGLIA CLARA JOST.
- SUONO: JOEL RANGON, VASCO PIMENTEL, NUNO CARVALHO.
CRITICA
"La cronaca c'entra poco con i risultati di un film elegantemente tedioso, secondo la tradizione della scuola lusitana. Dal quale si esce esattamente come si era entrati. E non è un complimento". (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 31 agosto 2001)
"Qualche anno fa la portoghese Teresa Villaverde portò a Venezia il vibrante 'Tre fratelli'. Questo suo terzo film, 'Agua e sal', co-prodotto da Fabrizio Mosca, pare più incerto, un poco sfibrato fra omaggi (un libro di Clarice Lispector, l'apparizione di Chico Buarque) ed affondi. Come giallo esistenziale resta sfocato, ma la Ranzi chiaroscura con misura e sapienza la protagonista". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 dicembre 2002)
Dalle note di regia: "Tutti sanno che il mare è salato. Tutti sanno che il mare brilla di giorno come di notte. Tutti sanno quanto è necessario essere esigenti quando parliamo degli altri. E tutti sanno che proviamo dolore nel parlare di noi stessi. Tutti sanno che dobbiamo essere grandi e brillanti per essere trasparenti. Questo film è su qualcuno che ha avuto bisogno che il tempo si fermasse. La poesia sa fermare il tempo, il cinema ci prova".