Ricco, single e senza figli, il trentottenne londinese Will passa gran parte delle sue giornate a scansare ogni tipo di responsabilità e a conoscere nuove ragazze. Dopo una relazione con una ragazza madre, Will scopre con piacere che i gruppi di aiuto per genitori single sono un terreno di caccia fertile ed incontaminato. Per questo motivo, fingendosi padre di un bambino di nome Ned, prende a frequentare uno di questi gruppi dove conosce Susie. Will è determinato a conquistare la donna ma trova, inopinatamente, sulla propria strada Marcus, il figlio dodicenne della sua amica hippy Fiona.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Weitz, Chris Weitz
Attori: Hugh Grant - Will, Toni Collette - Fiona, Nicholas Hoult - Marcus, Rachel Weisz - Rachel, Victoria Smurfit - Susie, Isabel Brook - Angie, Nat Gastiain Tena - Ellie, Janine Duvitski - Caroline - Spat, Madison Cook - Imogen, Nicholas Hutchinson - John, Ryan Speechley - Barney, Jordan Cook - Imogen, Joseph Speechley - Barney, Jonathan Franklin - Mark, John Kamal - Nicky, Ben Ridgeway - Lee, Russel Barr - Maitre D', Tessa Vale - Insegnante, Joyce Henderson - Moira - Spat, Jenny Galloway - Frances - Spat, Rosalind Knight - Madre di Lindsey, Rebecca Craven - Megan, Jason Spalkey - Tom - Amnesty International, Mark Drewry - Clive, Denise Stephenson - Lindsey, Augustus Prew - Ali, Simon Cosgrove - Alex Kew, Sharon Small - Christine, Amy Craven - Morgan, Peter Roy - Padre di Will
Soggetto: Nick Hornby
Sceneggiatura: Peter Hedges, Paul Weitz, Chris Weitz
Fotografia: Remi Adefarasin
Musiche: Badly Drawn Boy, Gough Damon
Montaggio: Nick Moore
Scenografia: Jim Clay
Costumi: Joanna Johnston
Effetti: Paul Springer, Dark Side Effects
Altri titoli:
About a Boy oder: Der Tag der toten Ente
Pour un garçon
Durata: 101
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Tratto da: Romanzo di Nick Hornby
Produzione: TRIBECA/WORKING TITLE
Distribuzione: UIP
Data uscita: 2002-09-13
NOTE
- PELLICOLA TRATTA DALL'OMONIMO BEST SELLER DI NICK HORNBY CHE, NEL 1998, HA VENDUTO UN MILIONE DI COPIE NEL REGNO UNITO CONQUISTANDO IL PRIMO POSTO NELLE CLASSIFICHE INGLESI DEI LIBRI PIU' VENDUTI DI TUTTI I TEMPI.
- PRESENTATO AL FESTIVAL DI TAORMINA 2002.
- DAMON GOUGH HA FIRMATO LE MUSICHE COME BADLY DRAWN BOY.
CRITICA
"Ben venga 'About A Boy - Un ragazzo', tratto dal romanzo di Nick Hornby e diretto con qualche faciloneria e insospettata leggerezza dagli scorreggioni redenti di 'American Pie', i fratelli Paul e Chris Weitz. Che mettono a frutto la finta semplicità, la scioltezza narrativa e l'amore per le canzoni dello scrittore inglese, capace come nessun altro di definire umori e conflitti attingendo all'immenso repertorio in progress del pop. (...) Si può trovare abbastanza qualunquista il cliché della mamma impegnata e nemica dei McDonald, ergo fuori dal mondo, ma in quanto trita banalità è un peccato veniale. Morale ovvia ma espressa con convinzione contagiosa: non avrai mai una faccia se non sei disposto a perderla, a qualsiasi età. Allergici a Hugh Grant, astenersi". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 13 settembre 2002)
"Pare proprio che Nick Hornby porti bene al cinema. Dopo due piacevolissimi adattamenti di suoi romanzi ('Febbre a 90°' e 'Alta fedeltà'), anche il terzo, 'About a boy' (dal libro 'Un ragazzo') è una commedia particolarmente riuscita, affettuosa, ironica e fluida: forse un po' esile e con dentro qualche ovvietà, ma beneficamente lieve, al contrario di una quantità di film odierni che, al ritmo di una gag per minuto, sanno sempre più di costruito a tavolino". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 settembre 2002)
"Dall'omonimo romanzo di successo di Nick Horny, che ha già raccontato la cinica sopravvivenza dei single '(Alta fedeltà'), i fratelli Weisz di 'American Pie' centrano un cocktail di ironia sociale e formazione amorosa, critica del libertinaggio e morbida rivalutazione della famiglia". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 13 settembre 2002)
"Dal romanzo di Nick Hornby, uno dei migliori narratori di storie britanniche contemporanee, i registi di 'American Pie' (!) traggono un film garbato, spiritoso, a tratti persino sensibile". (Alessio Guzzano, 'City', 18 settembre 2002)