76 Days

Gli operatori ospedalieri, avvolti nei dispositivi di protezione individuale in modo da vedere solo i loro occhi dietro gli occhiali nebbiosi, corrono da un paziente all'altro. Alle porte dell'ospedale, una folla disperata chiede a gran voce l'ingresso e i sanitari sopraffatti possono ammettere solo poche persone alla volta. Nonostante tutti gli elementi fantastici, questa è la realtà del 2020. I realizzatori di "76 Days" catturano uno spaccato di vita a Wuhan, in Cina, il punto zero per lo scoppio di COVID-19. Il 23 gennaio, la città di 11 milioni di persone è entrata in un blocco che è durato 76 giorni. Di fronte alla paura e all'incertezza, assistiamo anche alla perseveranza e all'umorismo, poiché gli operatori sanitari usano pennarelli magici per decorare i loro abiti di plastica. Una figura memorabile è una caposala che non manca mai di stabilire una connessione umana con i pazienti, anche nelle circostanze più terribili. Questo film è un resoconto accelerato di com'era sopravvivere.