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Torino, anni '40. Molti intellettuali e artisti diventano sgraditi al regime fascista e in questo quadro anche la musica subisce qualche censura. Soprattutto il jazz, considerato una minaccia per l'italica melodia in quanto 'veicolo d'esotismo', non è tollerato e, quando l'alleanza con la Germania si fa più forte, alcune disposizioni restrittive ne limitano le possibilità d'esecuzione in pubblico. Sullo sfondo di questi fatti e a causa di un'irrazionale sete di vendetta che si riversa su di loro senza una spiegazione, un gruppo di musicisti jazz diviene oggetto di un errore giudiziario che li condurrà alla morte.