Giorgio Pisani, scrittore e giornalista di Pavia, reduce da un servizio a Beirut, viene chiamato d'urgenza dalla clinica in cui la moglie Erika muore dando alla luce un figlio. Avendo saputo di essere sterile, Giorgio si convince dell'infedeltà della moglie. In breve tempo tre donne vengono uccise e straziate: la mantenuta straniera Tiffany, la giornalista Oriana e l'infermiera Sofia. Anche Alba Galli, studentessa d'architettura assunta come governante da Giorgio e poi divenuta sua amante, viene a sua volta aggredita. Mentre lo scrittore, illuminato da un insignificante particolare, scopre la mano omicida in tempo per salvare Alba, il commissario si affida ad altre piste e capisce che è un altro l'assassino di almeno una delle cinque donne, l'infermiera, che è l'unica tra le vittime a non essere in attesa di un figlio.
SCHEDA FILM
Regia: Stelvio Massi
Attori: Francis Matthews - Giorgio Pisani, Pascale Rivault - Dr. Lidia Franzi, Giorgio Albertazzi - Prof. Aldo Betti, Renato Rossini - Commissario di polizia, Katia Christine - Alba Galli, Chaterine Diamant - Oriana, giornalista, Gabriella Lepori - Sofia, Maria Cumani Quasimodo - Zia Marta, Tom Felleghy - Direttore del giornale, Lia Bresciani, Alessandro Quasimodo
Soggetto: Roberto Gianviti, Gianfranco Clerici
Sceneggiatura: Roberto Gianviti, Gianfranco Clerici, Vincenzo Mannino, Jacques Barclay - dialoghi
Fotografia: Sergio Rubini (II)
Musiche: Giorgio Gaslini
Montaggio: Mauro Bonanni
Scenografia: Sergio Palmieri
Costumi: Sergio Palmieri
Durata: 95
Colore: C
Genere: GIALLO
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR, TECHNISCOPE
Produzione: CARLO MAIETTO PER THOUNSAND CINEMATOGRAFICA (ROMA), LES FILM LA BOÉTIE (PARIGI)
Distribuzione: ALPHERAT
NOTE
- LE MUSICHE SONO STATE ESEGUITE DAL "GIORGIO GASLINI QUARTET", FORMATO DA GIORGIO GASLINI, ANDREA CENTAZZO, GIANNI BEDORI E BRUNO TOMMASO.
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 27 MARZO 2012 HA ABBASSATO IL DIVIETO DI VISIONE AI MINORI DA 18 A 14 ANNI.
CRITICA
"Il film - 'thriller' di freddo e calcolato mestiere - è la solita macchina messa in moto nell'unico intento di procurare brividi epidermici e curiosità astratte agli spettatori amanti del genere. Basato sulla serie delle sorprese e sull'indispensabile colpo di scena finale, il lavoro maltratta le psicologie, manca di un qualsiasi valore tematico, calpesta con noncuranza la credibilità narrativa." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 78, 1975)