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Un piccolo numero di giovani criminali viene raccolto nella casa di un assistente sociale il quale si propone di recuperarli alla società. Questi giovani, che sembrano accettare liberamente l'esperimento proposto dal direttore del riformatorio, non sono in realtà ben disposti verso questo tipo di educazione, e anzi approfittano della libertà per continuare nelle loro gesta. Essi abusano della eccessiva remissività dell'assistente, il quale crede di poterli convincere con la sua pazienza. I giovinastri rubano un registratore ad un sacerdote, cercano di ricattare il direttore rubano e saccheggiano la libreria dell'assistente che non reagisce neppure quando i suoi protetti si portano a casa una prostituta. Solo quando questi vendono tutti i suoi mobili egli pretende i soldi per ricomprarli: accetta così in buona fede che la donna si procuri il denaro con il suo turpe mestiere, ma viene denunciato da uno dei ragazzi. Dinanzi alla polizia che chiede spiegazioni il più piccolo dei giovani lo difende e nel tentar di sfuggire alla polizia muore.