Il barone Antonio Peletti è un avaraccio inviso a tutti. Suo padre morendo gli ha lasciato un tesoro in monete d'oro e gioielli, che egli tiene nascosto in un ripostiglio sotto l'impiantito: secondo il testamento paterno, metà del tesoro spetta al Municipio, che dovrà erigere una scuola, l'altra metà spetta al figlio di Antonio, Gastone. Ma il barone nega l'esistenza del testamento e del tesoro e caccia di casa Gastone, negando il suo assenso al di lui matrimonio con Marion. Gastone scopre per caso il tesoro, contenuto in una cassetta, e dopo essersene impadronito, sostituendolo con dei ciottoli, s'allontana dal paese. Per costringere il barone a dire la verità i maggiorenti del paese gli fanno una burla atroce: egli crede d'essere stato avvelenato e di trovarsi già nell'al di là. Ad un'ex ballerina, ch'egli prende per un angelo, rivela dove si trovi la cassetta; ma quando s'accorge della burla, il barone rincorre l'ex ballerina e riesce ad imbarcarsi anche lui su una mongolfiera in partenza. Dopo qualche tempo tutti credono che la mongolfiera sia finita in mare con gli occupanti: Gastone torna in paese, assegna al Municipio la metà del tesoro e sposa Marion. Mentre s'inaugura la scuola, ricompare il barone, che non è affatto morto e non può far altro che accettare il fatto compiuto.
SCHEDA FILM
Regia: Carlo Ludovico Bragaglia
Attori: Totò - Barone Antonio Peletti, Silvana Pampanini - Marion Bonbon, la canzonettista, Adriana Benetti - Rosetta, Dante Maggio - Dante Cartoni, Tina Lattanzi - Moglie del sindaco, Aldo Bufi Landi - Gastone, Eduardo Passarelli - Il farmacista, Arturo Bragaglia - Il sindaco, Mario Castellani - Col. Bertrand de Tassiny, Gildo Bocci - Il macellaio, Carlo Croccolo - Gondrano, cameriere del barone Peletti, Franco Pucci - Il dottore, Mary Gonzales, Danielle Benson, Gigi Reder, Armando Annuale, Gustavo Serena, Rita Andreana, Patricia Deren, Mara Morgan, Marilyn Miller, Elsa Pavani, Mario Galli, Diana Lante, Totò Mignone
Soggetto: Ettore Petrolini - commedia
Sceneggiatura: Age , Furio Scarpelli, Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Nicola Manzari - coll. non accreditata
Fotografia: Mario Albertelli, Silvano Ippoliti - operatore
Musiche: Ezio Carabella
Montaggio: Giuliana Attenni
Scenografia: Alberto Boccianti
Arredamento: Mario Rappini
Costumi: Mario Rappini
Aiuto regia: Roberto Cinquini
Altri titoli:
Quarantasette morto che parla
Durata: 89
Colore: B/N
Genere: COMICO COMMEDIA
Tratto da: una commedia di Ettore Petrolini
Produzione: P.C.F. (PRODUZIONE FILMS CINEMATOGRAFICA)
Distribuzione: P.C.F. (REGIONALE) - FONIT CETRA VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO, GRUPPO EDIT. BRAMANTE
CRITICA
"Anzi, la tecnica del cinema gli permette (a Totò) di esimersi da certi obblighi teatrali, dall'imparare a memoria il copione, per esempio, improvvisando davanti alla macchina da presa dietro sommari suggerimenti, il che più si conferisce alla sua natura di 'maschera' della commedia dell'arte (...). Il discorso vale soprattutto per il recente '47 morto che parla'. Il quale film ha peraltro una novità: è terribilmente triste". (Vittorio Bonicelli, 'Il Tempo', 13 gennaio 1951)