300 - L'alba di un impero

300: Rise of an Empire

2/5
USA 2014
Dopo la vittoria su Leonida, l'esercito persiano sotto il comando di Serse marcia verso le grandi città-stato greche. La prima sul loro sentiero è la democratica di Atene, celebre per la forza della sua flotta guidata dal generale Temistocle. Quest'ultimo, per riuscire a fronteggiare Serse, seppur riluttante dovrà allearsi con la nemica, oligarchica Sparta e i suoi celebri opliti. Nel frattempo, il re dei Persiani stringerà l'importante alleanza con una preziosa e astuta consigliera: Artemisia, vendicativa comandante della Marina persiana...
SCHEDA FILM

Regia: Noam Murro

Attori: Sullivan Stapleton - Temistocle, Eva Green - Artemisia, Lena Headey - Gorgo, Regina di Sparta, David Wenham - Dilios, Hans Matheson - Aesyklos, Rodrigo Santoro - Serse, Callan Mulvey - Scyllias, Jack O'Connell - Calisto, Andrew Tiernan - Efialte, Igal Naor - Re Dario, Andrew Pleavin - Daxos, Ben Turner - Generale Artaferne, Ashraf Barhoum - Generale Bandari, Christopher Sciueref - Generale Kashani, Caitlin Carmichael - Artemisia a 8 anni, Jade Chynoweth - Artemesia a 13 anni

Soggetto: Frank Miller - graphic novel

Sceneggiatura: Zack Snyder, Kurt Johnstad

Fotografia: Simon Duggan

Musiche: Junkie XL

Montaggio: Wyatt Smith, David Brenner

Scenografia: Patrick Tatopoulos

Arredamento: Jenny Oman, Simon Wakefield

Costumi: Alexandra Byrne

Effetti: Richard E. Hollander, John 'D.J.' Des Jardin, Fractured FX, ScanlineVFX, The Moving Picture Company, Cinesite, Gener8, Centroid Motion Capture, The Third Floor, Rhythm & Hues

Altri titoli:

300: Battle of Artemisia

Durata: 102

Colore: C

Genere: DRAMMATICO AZIONE STORICO

Specifiche tecniche: RED EPIC

Tratto da: graphic novel "Xerxes" di Frank Miller

Produzione: GIANNI NUNNARI, MARK CANTON, ZACK SNYDER, DEBORAH SNYDER, BERNIE GOLDMANN PER CRUEL AND UNUSUAL FILMS, ATMOSPHERE ENTERTAINMENT MM, HOLLYWOOD GANG PRODUCTIONS

Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA

Data uscita: 2014-03-06

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE FRANK MILLER.
CRITICA
"Bisogna pensare a cose tristi per resistere alla tentazione di ragionare sul dialogo ridicolo e barocco del digital sequel, voltato l'angolo delle Termopoli, di '300': basterebbe un niente e diventa subito Paolo Poli. Specie quando Artemisia, la bella condottiera persiana, amoreggia col torace di Temistocle (Sullivan Stapleton) che cerca di riunire maggioranze trasversali greche all'attacco marino, mentre gli oracoli sono un ritardo burocratico che solo Omero prendeva sul serio. Diretto da Noam Murro, il film ci schizza di sangue, spadoni e teste mozze per 100 minuti in 3D con l'eroina sexy Eva Green, dreamer nel '68 di Bertolucci. Il genere peplum torna senza la colorita ingenuità di allora, a tutti gli effetti un'operazione furba di marketing dove l'epicità diventa un nonsense quasi come il look depilato di Serse (Rodrigo Santoro)." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 6 marzo 2014)

"(...) finto sequel dallo stesso titolo (scelta furbissima) ovvero '300 - L'alba di un impero'. Fiotti di sangue in slow motion simili a macchie cremisi di pollockiana memoria, cielo color antrace, Medioriente perverso e sessualmente promiscuo contro greci più slavati degli scandinavi. Truce ma più divertente del primo serioso firmato Snyder, il film è anche una letteralmente combattuta love story tra Temistocle e la stratega persiana Artemisia (Eva Green: spettacolare). Riuscirà la folle soldatessa che bacia le teste mozzate a conquistare il cuore dell'ateniese strappandolo al più che fraterno amico Eschilo?" (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 6 marzo 2014)

"Piacerà ai fanatici di '300' (che hanno aspettato sette anni per vedere la rivincita cinematografica) e dei fumetti di Frank Miller (anche se 'Xerxes' che ha ispirato 'L'alba di un impero' non ci risulta ancora arrivato in libreria). Per quanto ci riguarda non siamo fan né del film di cui sopra, né dei comics. '300' ti tramortiva per un selvaggio uso del digitale. Le battaglie erano splendide ma andava insieme non di rado la vista. E il vezzo del commento fuori campo (immancabile in tutte le opere di Miller) al cinema è spesso deleterio. Insomma, da questo sequel ci aspettavamo il replicante. Per fortuna l'elemento emotivo, abbastanza debole in '300' (qualcuno non a torto, definì le Termopili uno scontro tra due fascismi) è qui inaspettatamente privilegiato. Il conflitto tra le due ragazze ha grandi momenti di crudeltà femminile. E le ragazze sono favolose (mentre scriviamo Lena Headey impazza nella quarta serie del 'Trono di Spade' Eva Green come Morgana in 'Camelot'). Delle due la Green sembra la più impegnata e la più convinta. Eva giura che i suoi stunt li ha girati tutti lei senza controfigura. E a vederla in azione sulla tolda dell'ammiraglia persiana c'è da crederle" (Giorgio Carbone, 'Libero', 6 marzo 2014)

"Mamma mia, che boiata pazzesca. Neanche in un ospedale si era mai visto tanto sangue come nei lunghissimi e noiosissimi cento minuti di un film che dovrebbe creare, almeno nelle intenzioni, una seconda storia collocata nell'architettura del primo, indimenticabile, '300'. Purtroppo, del precedente, ne porta indegnamente solo il richiamo al titolo e nulla più. Il regista Murro prova a fare lo Zack Snyder, estremizzando il suo particolare modo di fare cinema, con risultati, però, disastrosi. Lo spettatore assiste, inerte, a un bombardamento gratuito di ralenti e primi piani in slowmotion, di tagli degli arti e decapitazioni, di violenza smisurata ed erotismo. Insomma, un incrocio tra un videogame e uno splatter, con testosterone all'ennesima potenza, giusto per non disorientare gli adolescenti in sala, togliendo uno dei loro stereotipi. Tratto dall'ultimo romanzo a fumetti di Frank Miller, 'Xerxes', la vicenda si dipana in parallelo con la battaglia delle Termopili e dei valorosi 300 spartani di Leonida raccontata nel '300' di Snyder. (...) Meno male che c'è Eva Green a salvare, per quanto possibile, i destini del film. La sua carica erotica è notevole e il regista la sfrutta all'inverosimile per sviare alla sua mancanza di idee. Da cult, la scena con Temistocle sedotto da Artemesia durante un colloquio che dovrebbe impedire la guerra ma che esplode in un rapporto sessuale consumato come se fosse un incontro di wrestling." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 6 marzo 2014)