Durante la notte di Natale si incrociano quattro diverse storie, quelle di quattro persone che stanno cercando di dare una svolta alla loro vita. Didier è un tassista che sta fuggendo con del denaro che ha appena rubato. Helly è una giovane ragazza madre che vive di espedienti e che cerca un modo per rivedere suo figlio, affidato a un istituto. Marie cerca un nuovo amore che le riempia la vita senza farsi più condizionare dalla eccessiva presenza di sua madre, una donna incapace di lasciarla vivere in maniera autonoma. Infine c'è Chris, un batterista alla vigilia del suo primo concerto importante.
SCHEDA FILM
Regia: Jalil Lespert
Attori: Lubna Azabal - Helly, Benoît Magimel - Didier, Sami Bouajila - Chris, Berangere Allaux - Marie, Archie Shepp
Sceneggiatura: Jalil Lespert, Yann Apperry
Fotografia: Josée Deshaies, Elin Kirschfink
Musiche: A Silver Mont Zion
Montaggio: Laurence Briaud
Altri titoli:
24 battute
Durata: 82
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: (1.85:1)
Produzione: WY PRODUCTIONS, MK2 PRODUCTIONS, EQUINOXE PRODUCTIONS
NOTE
- PRESENTATO ALLA 22. SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA, MOSTRA DI VENEZIA 2007.
CRITICA
"C'è senso del tragico, abisso della droga e presenze materne-paterne ingombranti in un incrociarsi di vite che finisce musicalmente e visivamente in levare: forse senza un collante preciso, se non l'idea di sperimentazione in sé. Protagonisti Benoît Magimel e Lubna Azabal." (Davide Turrini, 'Liberazione', 31 agosto 2007)
"Lespert prende dalle esperienze precedenti ma pure inventa, rimescola immagini d'altrove, e scommette sulla fisicità, impasto di luci calde/fredde, corpi a cui la macchina da presa si incolla seguendone le 'piroette' di creature irrequiete, le ansie, la paura. Li stringe persino, corre a escluderli dal mondo, ne scava le pieghe più intime, superando il voyeurismo col pudore dell'affetto. Manca però sempre qualcosa, forse quel fascino dell'imprevisto, il buio, il salto nel vuoto del cuore che ti coglie all'improvviso mai pronto a percepirlo." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 31 agosto 2007)