Durante un terremoto, un contadino crede di vedere un veicolo spaziale scomparire fra le colline d'una zona disabitata. Subito dopo, il terreno circostante inaridisce in modo inspiegabile e perciò l'istituto di Geologia incarica di un sopralluogo lo scienziato Solmi, che si reca sul posto con gli assistenti e la figlia Luisa. Risvegliatisi da una volontaria ibernazione gli astronauti di un lontano pianeta, Hydra, effettivamente atterrati, catturano Solmi ed i suoi e, dopo averli costretti ad effettuare alcune riparazioni all'astronave in avaria, li rapiscono e partono per il pianeta d'origine. Nel corso del viaggio, terrestri e hydriani, che hanno avuto modo di fraternizzare, incontrano un'astronave russa che trasmette allarmanti comunicazioni. Ridiscesi sulla terra, Solmi e gli altri scoprono che in seguito ad una guerra atomica la vita su questo pianeta è stata del tutto distrutta. Tornano perciò ad Hydra, a sua volta coinvolta dalle tragiche vicende terrestri e la eleggono loro residenza, con la speranza di dare origine ad una schiatta migliore.
SCHEDA FILM
Regia: Pietro Francisci
Attori: Aldo Caltabiano - Ing. Borelli, Anthony Freeman - Ing. Baldi, May Leontine - Luisa Solmi, Roland Lesaffre - Prof. Solmi, Kirk Morris - Ben, Eleonora Ruffo - Phena, John Sun, Mirella Pamphili, Giovanni De Angelis, Gordon Mitchell - Il Comandante, Nando Angelini
Soggetto: Fernando Paolo Girolami
Sceneggiatura: Pietro Francisci
Fotografia: Silvano Ippoliti, Giulio Albonico
Musiche: Nico Fidenco
Montaggio: Pietro Francisci
Scenografia: Gianfrancesco Ramacci
Durata: 90
Colore: C
Genere: FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR
Tratto da: UN'IDEA DI FERNANDO PAOLO GIROLAMI
Produzione: GOLDEN
Distribuzione: ITALCID
NOTE
- KIRK MORRIS E' LO PSEDONIMO DI ADRIANO BELLINI.
CRITICA
"E' difficile immaginare film più fiacco e infantile, più spoglio del senso elemntare del cinema (...) nessuna grazia, nessun fascino; il più mediocre dei film giapponesi di fantascienza è più scintillante e lussuoso di questo di Francisci". (J.M.S. "Reveu du Cinema", 282, Parigi, marzo 1974)