Cresciuta sotto il controllo ossessivo della madre, Janet Slate non si lascia sfuggire l'occasione di andare a vivere per conto suo in un grande appartamento situato in un grattacielo nel centro di Detroit. Nonostante la stranezza dei vicini e l'aria da criminale del custode, Janet è felice e festeggia la nuova libertà mentre spacchetta la sua roba, salvo poi svegliarsi la mattina dopo con un forte mal di testa che l'affligge e alcuni strani lividi sul suo collo. Janet è assolutamente determinata a non tornare dalla madre, ma la sua permanenza nell'appartamento si fa via via sempre più terrificante. Poi, una notte, il suo fidanzato Mark ne ritrova il corpo senza vita in mezzo alla strada. La ragazza sembra essersi gettata dal balcone del tredicesimo piano dell'edificio e la polizia decide di archiviare il caso come suicidio. Lara, sorella maggiore di Janet, non crede alla versione ufficiale e decide di scoprire cosa sia successo in realtà. Le sue indagini faranno emergere sconvolgenti verità, soprattutto sul conto di Mark...
SCHEDA FILM
Regia: Michael Taverna
Attori: Mischa Barton - Lara Slate, Rebecca De Mornay - Maddie Slate, Julianne Michelle - Janet Slate, Corey Sevier - Mark Taylor, John Diehl - Detective, Kathleen Mackey - Jennifer Logan/Madre di Jennifer Logan, Jessica Malka - Lidia Abrams, Gordon Masten - O'Neil, Madison McAleer - Emily, Grace Savage - Joyce
Soggetto: Kei Ôishi - romanzo
Sceneggiatura: Michael Taverna
Fotografia: Paul M. Sommers
Musiche: Davy Bernagoult, Yoann Bernagoult
Montaggio: Roberto Silvi, Edo Brizio
Scenografia: Louis-René Landry
Arredamento: Muriel Espic
Costumi: Suzana Fischer
Altri titoli:
Apartamento 1303: La maldición
Appartement 1303
Durata: 87
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: RED ONE CAMERA, (1:2.35)
Tratto da: romanzo di Kei Ôishi
Produzione: 1303 PRODUCTIONS, INC.
Distribuzione: ADLER ENTERTAINMENT (2014)
Data uscita: 2014-06-12
TRAILER
NOTE
- REMAKE DEL FILM OMONIMO DIRETTO NEL 2007 DA ATARU OIKAWA.
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CRITICA
"(...) il film diretto da Michael Taverna si mantiene stabilmente piatto, a onta della versione in 3D. La ghost-story non offre sorprese, ricorrendo all'abusato repertorio di vecchi segreti e arcane apparizioni. I personaggi fanno un sacco di chiacchiere inutili, con sentenze di questo livello: «Gli appartamenti non uccidono le persone. Le persone uccidono le persone». Il set a basso costo è piuttosto misero; la sventurata Rebecca de Mornay ( la mamma ) ha una parte ingrata e c'è anche una scena di sesso alquanto ridicola. Il peggio, però, è che '1303' non fa paura". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 12 giugno 2014)
"Spiacerà a chi cercava un inventivo film del terrore e invece si trova il solito pastrocchio sulle presenze soprannaturali. Unica novità la location (la metropoli invece della casa nei boschi). Un po' poco." (Giorgio Carbone, 'Libero', 12 giugno 2014)