Per salvare la sua tribù e la donna amata, un giovane cacciatore di mammuth si trova alla testa di un esercito impegnato contro feroci animali e predatori preistorici. Nel corso della battaglia, il ragazzo scoprirà anche i resti di un'antica civiltà sepolta...
SCHEDA FILM
Regia: Roland Emmerich
Attori: Steven Strait - D'Leh, Camilla Belle - Evolet, Cliff Curtis - Tic'Tic, Joel Virgel - Nakudu, Ben Badra - Signore della guerra, Mo Zinal - Ka'ren, Nathanael Baring - Baku, Marco Khan - One Eye, Joel Fry - Lu'kibu, Reece Ritchie - Moha, Mona Hammond - Vecchia madre, Louise Tu'u - Madre di Baku, Hannah Westbury - Cala, Mark Simmons - Sono, Gabriel Malema - Kawu, Charles Baloyi - Gatto, Boubacar Badaine - Quina, Junior Oliphant - Tudu, Kristian Beazley - Padre di D'Leh, Suri van Sornsen - Cacciatrice di mammuth, Tim Barlow - Dio della Piramide
Soggetto: Roland Emmerich, Harald Kloser
Sceneggiatura: Roland Emmerich, Harald Kloser
Fotografia: Ueli Steiger
Musiche: Thomas Wanker, Harald Kloser
Montaggio: Alexander Berner
Scenografia: Jean-Vincent Puzos
Arredamento: Emilia Roux
Costumi: Odile Dicks-Mireaux, Renée April
Effetti: Patrick Tatopoulos Design Inc., The Senate Visual Effects Limited, Gentle Giant Studios Inc., Machine, 2e Effects, The Moving Picture Company
Durata: 108
Colore: C
Genere: AVVENTURA DRAMMATICO
Produzione: WARNER BROS. PICTURES, LEGENDARY PICTURES, MARK GORDON PRODUCTIONS, CENTROPOLIS ENTERTAINMENT, THE MARK GORDON COMPANY
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA, DVD E BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO (2008)
Data uscita: 2008-03-14
TRAILER
NOTE
- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE NARRANTE E' DI OMAR SHARIF.
- GIRATO IN SUDAFRICA, NAMIBIA E NUOVA ZELANDA.
CRITICA
"Il nuovo kolossal di Roland Emmerich è un clamoroso favolone la cui attendibilità paleontologica è ampiamente sotto lo zero; ma è uno spettacolo per gli occhi e le orecchie, anche e forse soprattutto per i momenti di umorismo involontario. (...) E' singolare che dopo film 'falchi' come 'Independence day' e 'The patriot' Emmerich abbia deciso di raccontare una fiaba a sfondo verde e populista, che pesca a piene mani nell'immaginario cinematografico, mescolando 'Apocalypto', 'La guerra del fuoco', 'Jurassic Park' e gli antichi miti di Mosè e di Daniele nella fossa dei leoni. Girato tra Africa e Nuova Zelanda, forte di effetti speciali mirabolanti, '10.000 A.C.' ha sbancato il box.-office Usa e andrà forte anche da noi. Se lo merita, le favole non stancano mai." (Dario Zonta, 'L'Unità', 14 marzo 2008)
"Roland Emmerich ha fatto spesa al supermercato del cinema, ficcando nel paniere un po' di Mel Gibson ('Eucalypto'), un pizzico del 'Gladiatore', un spruzzata di 'Conan il barbaro' e tutto quanto fa spettacolo per raccontare le avventure del giovane guerriero D'Leh. Uno spettacolo circense, talvolta efficace, girato in Nuova Zelanda, Sud Africa e Namibia. Solo che lo spettatore non lo sa." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 14 marzo 2008)
"Sedici ore di lavoro per ogni fotogramma, un insulto al tempo. Con Kubrick bastava una scimmia, era tutto chiaro. Qui si fa la voce sui falsi Dei, ma solo gli yankee possono prendere sul serio questo miscuglio emotivamente immobile."(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 marzo 2008)
"Un vero bidone. Delude sul terreno spettacolare, mica della filologia che nessuno si aspetta (...) Costumi e scenografie che a dispetto del sontuoso gigantismo fanno rimpiangere la paccottiglia cialtrona dei Macisti o delle parodie di Totò di mezzo secolo fa. Animali selvaggi e belve feroci, ridicoli. Masse di schiavi o di guerrieri, naturalmente non reali, ma prodotte con effetti digitali, che non muovono mezza emozione." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 14 marzo 2008)
"Dopo aver polverizzato la Casa Bianca e l'Empire State Building, il regista di 'Independence Day', con '10.000 AC' va indietro nel tempo, agli albori della civiltà. In ballo (con Emmerich si va sul sicuro) c'è sempre la salvezza del mondo intero. Questa volta, fra epiche battaglie e tigri dai denti a sciabola. Verosimiglianza storica: zero. Sentimenti: spiccioli. Superficialità: molta. Ma gli effetti speciali ci sono tutti e la preistoria riesce sempre a far sognare. Cercare profondità di sentimenti in un film di Emmerich, d'altronde, sarebbe ancora più superficiale." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 14 marzo 2008)
"Alla pesantezza elementare della vicenda si unisce la mano pesante del regista tedesco Emmerich e una strana idea fantasy della preistoria. Il film insensato può anche essere divertente, Non per tutti" (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 14 marzo 2008)