100 ragazze

100 Girls

USA 2000
Matthew è una matricola che durante un black out fa l'amore nell'ascensore del dormitorio femminile con una ragazza di cui si innamora perdutamente senza conoscerne nè il nome nè il volto. Per ritrovarla gli rimane come unico indizio un reggiseno. Non gli resta che controllare la biancheria intima delle 100 ragazze che dormono in quell'ala del college. Impresa ai limiti dell'impossibile anche perchè la misteriosa fanciulla non collabora. Ma cosa non farà Matthew per amore?
SCHEDA FILM

Regia: Michael Davis

Attori: Jonathan Tucker - Matthew, Emmanuelle Chriqui - Patty, James De Bello - Rod, Katherine Heigl - Arlene, Larisa Oleynik - Wendy, Marissa Ribisi - Dora, Jaime Pressly - Cynthia, Kristina Anapau - Sasha

Soggetto: Michael Davis

Sceneggiatura: Michael Davis

Fotografia: James Lawrence Spencer

Musiche: Kevin Bassinson

Montaggio: Kevin D. Ross

Scenografia: Chuck Conner

Costumi: Susan L. Bertram

Effetti: Christopher Dusendschon

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM. DOLBY

Produzione: DREAM ENTERTAINMENT INC., MICHAEL/FINNEY PRODUCTIONS

Distribuzione: EAGLE PICTURES

CRITICA
"La commedia sexy-adolescenziale diretta da Michael Davis mira a ripetere l'exploit compiuto l'anno scorso da 'American Pie': ma anziché affidarsi all'uso di sconcezze e doppi sensi, gioca in maniera divertita con il cliché dell'imbranato alle prese con l'inesplorato universo femminile. Un mondo ricostruito attraverso decine di bellissime fanciulle che interpretano con ironia tutte le sfumature delle teen-ager americane". ('Ciak', settembre 2000)

"Classico film adolescenziale in cui da qualche tempo si è specializzata una certa Hollywood minore sapendo che i giovanissimi ricominciano ad andare volentieri al cinema lasciando mamma e papà davanti alla Tv. Lo ha scritto e diretto Michael Davis con un piglio necessariamente giovanilistico puntando soprattutto su quel repertorio colorato e composito di ragazze via via avvicinate dal protagonista per scoprire chi sia quella giusta". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 1 settembre 2000)