Un maturo finanziere, che ancora non rinuncia alle avventure dongiovannesche, deve restituire ad una signora, moglie di un suo avversario d'affari, alcune lettere compromettenti che la donna nel passato gli ha inviate. Tali lettere, per un curioso equivoco capitano invece nelle mani del segretario dell'avversario, il quale - ignorandone l'autrice - le ritiene un ottimo elemento scandalistico contro il finanziere e in vantaggio del suo principale. Ma la moglie del segretario, che trova le lettere sul tavolo del marito, le crede indirizzate a lui e si ritiene tradita. Se ne impossessa e, a sua volta, le nasconde nella fodera di una pelliccia. Tutto ciò dà luogo ad incidenti intricatissimi durante i quali i diversi interessati cercano di entrare in possesso delle famose lettere. Alla fine tutto si aggiusta senza scandalo.
SCHEDA FILM
Regia: Max Neufeld
Attori: Armando Falconi - Il finanziere, Vivi Gioi - La moglie del segretario, Giuseppe Porelli - Il segretario, Alfredo Martinelli - Il Baronetto, Lilian Hermann, Giacomo Almirante
Sceneggiatura: Alberto Consiglio, Mino Caudana, Alessandro De Stefani, Riccardo Freda
Fotografia: Giuseppe La Torre
Musiche: Enzo Masetti
Montaggio: Renzo Lucidi
Scenografia: Luigi Ricci
Arredamento: Gino Brosio
Durata: 67
Produzione: MARIO BORGHI PER INCINE
Distribuzione: TIRRENIA FILM
NOTE
- GIRATO NEGLI STABILIMENTI PISORNO DI TIRRENIA.
CRITICA
"Neufeld - che pure in tal genere di lavoretti ebbe spesso la mano felice - ha diretto l'ameno imbroglio con scioltezza, ma anche con faciloneria. Una maggior cura nella cornice, nel comparsame, nel dialogo e nelle trovate della sceneggiatura non sarebbe stata inopportuna. (...) Buon per il film che l'interpretazione è vivace e divertente." (Dino Falconi, "Il Popolo d'Italia", 18 ottobre 1940)