In una grande villa in riva al Tirreno vive l'anomala famiglia di Isabella Ragonelli: la madre Caterina, già moglie di un caduto in Russia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con la figlia Anna, poi unitasi ad Alberto Raganelli, stravagante produttore cinematografico, più i due figli di costui, Lello e Giulio, avuti dalla prima moglie. Alberto, che alterna buoni successi a momenti difficili (mancanza di finanziamenti, sequestri), è un patriarca bizzarro, che passa tranquillamente dalle grida e ceffoni a tenerezze e allegria. Il rapporto di Isabella con il padre è pieno di spigoli: lei crescerà, assisterà a liti e riappacificazioni, vivrà le sue avventurette di amore, soffrirà per la morte (un incidente) di Lello ma, diventata adulta, potrà rinnovare la propria vita dedicandosi a quel cinema che il padre amava tanto, tra fallimenti e successi negli anni fortunosi dell'Italia del boom.
SCHEDA FILM
Regia: Fiorella Infascelli
Attori: Philippe Noiret - Alberto, Andrea Prodan - Giulio, Macha Méril - Caterina, Chiara Caselli - Isabella, Francesca Martana - Isabella bambina, Robert Patterson - Lello, Eleonora Vanni - La fidanzata di Lello, Memè Perlini - Edoardo, Lucrezia Lante della Rovere - Anna, Renzo Montagnani - Giovannini, Giovanni Visentin - Gregorio, Lou Castel - Franco, Fiorenzo Fiorentini - Il prete, Isa Gallinelli - Antea, Valentina Lainati - Perlina, Nuccio Siano - Alessandro, Yvonne Sciò - Claudia, Mariella Lo Giudice - Felicity, Sebastiano Busiri Vici - Maurizio, Paolo Giommarelli - Augusto, Helena Thorson - La nonna
Soggetto: Fiorella Infascelli
Sceneggiatura: Fiorella Infascelli, Age , Patrizia Pistagnesi
Fotografia: Acácio de Almeida
Musiche: Charlie Parker, Claudia Penolla
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografia: Gianni Silvestri
Costumi: Aldo Buti
Durata: 102
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: PAFFAELLO MONTEVERDE PER LEADER CINEMATOGRAFICA, RAIDUE IN ASSOCIAZIONE CON FRENCH PRODUCTION
Distribuzione: ISTITUTO LUCE ITALNOLEGGIO SACIS (1992) - VIDEO CLUB LUCE, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (CINECITTA')
CRITICA
"Zuppa di pesce è un discreto film di memoria familiare che avrebbe potuto essere un ottimo film di memoria cinematografica." (Gabriella Giannice, 'Il Giornale')
"Nonostante la frammentarietà narrativa e il procedere a singhiozzo, nel film convergono molti motivi d'interesse." (Enzo Natta, 'Famiglia cristiana')
"Il film, tenero, divertente e malinconico soffre dell'interpretazione di Philipe Noiret, inadatto alla parte del padre e distratto." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa')
"Una Chiara Caselli al meglio dei suoi moduli espressivi: con naturalezza totale. Le dà la replica addirittura Philipe Noiret che disegna quasi solo dall'interno un carattere di salda statura psicologica." (Gian Luigi Rondi,
'Il Tempo')
"Fiorella Infascelli, è una regista vera, ha il tocco, la strategia della raccontatrice, è una donna che della propria sensibilità femminile non fa nè un complesso nè una maniera." (Valerio Caprara, 'Rivista del cinematografo')