Una piccola troupe cinematografica agli ordini di Scalpo si installa all'Elba ufficialmente per realizzare un documentario sulle bellezze naturali dell'isola, in realtà per girare un porno-film a basso costo. Da Roma, Scalpo ha portato con sè il giovane Salvatore, piccolo attore disoccupato, assolutamente ignaro del tipo di lavoro che lo aspetta ed ingaggiato per i suoi attributi fisici. Della troupe fanno parte Edith Costello, rinomata star, nel ruolo di una badessa bramosa di un ussaro focoso, la cui parte era stata prima destinata a Thomas Parker, ex-professore di liceo, che ha piantato tutto perchè innamorato di Edith, ma che ora è stato rifiutato dal produttore de Robertis. Vi sono poi Ivan, il regista, ed Arnolds, l'operatore (una "strana" coppia), e Ada, la costumista. Mentre Salvatore, "impotente" al primo ciack, passa scoraggiato una intera giornata errando per l'isola, Scalpo, dopo averlo cercato inviperito, si trova costretto a chiedere al finanziatore di riammettere Thomas sul set. Il che avviene, ma intanto Salvatore ha incontrato una disinvolta netturbina, Barbara, intravista al momento dello sbarco dal traghetto, ha simpatizzato e con lei ha fatto l'amore in una cabina vicino al mare. Barbara - tipo spiccio - gli dichiara che l'avventura deve finire lì. Amareggiato, Salvatore rientra sul set e questa volta offre la migliore delle "prestazioni", con grande gaudio della pornodiva e accesso di gelosia di Thomas. Edith tuttavia, come confida a de Robertis, il quale l'aveva a suo tempo lanciata nella squallida carriera, è ora decisa ad abbandonare questo "lavoro", perchè vuol fare l'attrice vera, ma questi ironicamente la sconsiglia. Frustrata, la donna finisce a notte in un locale e i carabinieri la mettono in guardina, dato che l'hanno vista fra le barche nelle braccia di un marinaio americano di colore, nè lei ha con sè i documenti. Nel frattempo Salvatore decide di non tornare a Roma e di restare all'Elba. Il film di Scalpo è in pericolo: piagnucolando con i carabinieri, egli ottiene il rilascio di Edith, ma la troupe dovrà lasciare l'isola con il primo traghetto. La diva però tornerà fra le braccia di Parker e i due metteranno fine ad una vita falsa e disordinata. Salvatore riuscirà a farsi assumere come netturbino e resterà con Barbara. Ivan ha in mente la regia di un buon film, questa volta tutto suo (ovviamente con l'aiuto del tecnico amico) e Scalpo si imbarca con le poche centinaia di metri girati, da rimpolpare a Roma con spezzoni e ritagli, tanto da mettere in distribuzione ancora una volta Edith Costello e quel Salvatore, sprovveduto, ma gagliardo.
SCHEDA FILM
Regia: Maurizio Ponzi
Attori: Sabrina Ferilli, Alessandro Haber - Scalpo, Amedeo Letizia, Angelo Orlando - Arnolds, Nicola Pistoia - Juan, Paco Reconti - Salvatore, Gina Rovere, Mariella Valentini - Edith Costello, Massimo Venturiello - Thomas Parker, Massimo De Rossi
Soggetto: Melania Mazzucco, Luigi Guarnieri
Sceneggiatura: Maurizio Ponzi, Melania Mazzucco, Luigi Guarnieri
Fotografia: Maurizio Calvesi
Musiche: Fabio Liberatori
Montaggio: Sergio Montanari
Scenografia: Pasquale Germano
Durata: 101
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: PICCIOLI FILM
Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
NOTE
CRITICA
La probabile intenzione di soggettista e regista era di offrire una facile satira del mondo dei pornofilm, sulle emozioni e le varie ambasce che finiscono sul set. Non è che lo spunto fosse trascendentale, ma qualcosa poteva anche venirne fuori, sempre che il filo dell'ironia e un buon ritmo assistessero gli intenti in questione. Invece il film tira avanti stancamente, spesso si disperde ed è scarso di sceneggiatura. Considerato l'argomento cioè il filone in cui si impegnano produttori, registi ed interpreti per scopi di solo lucro alcune scene sono ben immaginabili. Gemiti smanie e furori (simulati per lo più, ma pur sempre inequivocabili e squallidi) contribuiscono a d accentuare i toni da guitteria che marcano tutto l'insieme. Tra gli interpreti è comunque da non dimenticare Alessandro Haber che, in un ruolo sfaccettato fra il creativo (si fa per dire, poichè tocca a lui scrivere dialoghi sbrigativi, ma pesanti), il lamentoso e l'isterico rimane sempre l'attore espressivo che è. (Segnalazioni Cinematografiche)