Un albero indiano

ITALIA 2014
Felice Tagliaferri, scultore non vedente, durante un viaggio in India decide di tentare una sfida apparentemente impossibile: insegnare il linguaggio dell'arte a un gruppo di bambini ciechi, sordi e sordo-ciechi. Il documentario è un intenso reportage che esprime appieno i valori della Fondazione CBM: l'inclusione, il lavorare insieme, l'apertura alle differenze e la trasparenza.
SCHEDA FILM

Regia: Silvio Soldini

Attori: Felice Tagliaferri, Carmo Noronha, Rosa Mystica Wallang, Bertha Glyndykes Dkhar, Alberto Tagliaferri

Soggetto: Silvio Soldini, Giorgio Garini

Montaggio: Giorgio Garini

Suono: Giovanni Isgrò

Durata: 40

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: CBM ITALIA ONLUS

TRAILER
CRITICA
"Con il suo documentario 'Per altri occhi' Silvio Soldini aveva intrapreso un affascinate viaggio nel mondo dei non vedenti smontando luoghi comuni sulla disabilità, scoprendo e mostrandoci le straordinarie esperienze umane e professionali vissute dal suo manipolo di ciechi dediti a quotidiane avventure e a missioni solo apparentemente impossibili (...). Di nuovo in coppia con il documentarista Giorgio Garini, il regista milanese torna ad esplorare con la stessa meraviglia il medesimo universo, questa volta grazie alla Cbm Italia, Organizzazione non governativa diretta in Italia da Massimo Maggio, che si propone di sconfiggere le forme evitabili di cecità e di disabilità fisica e mentale nei paesi in via di sviluppo, senza distinzioni di razza, sesso e religione. (...) Così Soldini, realizzando uno spin-off dal suo precedente lavoro, ha seguito in India uno dei personaggi che ci aveva mostrato in 'Per altri occhi', lo scultore non vedente, Felice Tagliaferri, ambasciatore di Cbm da diversi anni, facendolo diventare protagonista di un nuovo documentario, 'Un albero indiano', che con sguardo asciutto e affettuoso, puntuale e poetico, racconta il lavoro svolto dall'artista alla Bethany School di Shillong, nell'India nord-orientale, dove quindici bambini e altrettanti insegnanti lo attendevano per imparare l'arte della lavorazione della creta e realizzare in due settimane un'opera comune, un albero, nella quale ognuno aveva la possibilità di esprimere la propria creatività. (...) Ma il film (...) mostra non solo il lavoro di Tagliaferri con i bambini non vedenti, ma anche la sua personale scoperta dell'India, un paese dalle barriere architettoniche, anche naturali, assai più insidiose." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 24 ottobre 2014)