Durante l'ultima guerra, un aereo inglese da bombardamento è abbattuto dalle truppe tedesche mentre sorvola Parigi. Tre dei componenti l'equipaggio riescono a salvarsi gettandosi col paracadute: uno cade sul tetto del Teatro dell'Opera, un altro atterra a pochi passi dal Comando delle SS, il terzo finisce nel laghetto delle foche al giardino zoologico. Aiutati da un celebre direttore d'orchestra, da un imbianchino e da una giovane burattinaia, i tre riescono a ricongiungersi ed insieme ai loro salvatori iniziano una lunga fuga attraverso la Francia occupata dai tedeschi. Nel corso della loro marcia verso la Francia libera, i fuggiaschi cadono tutti, chi prima chi dopo, nelle mani dei tedeschi ma, grazie al loro spirito d'improvvisazione e ad una buona dose di fortuna, riescono a guadagnare la libertà fuggendo a bordo di due alianti forniti loro da una monaca patriota.
SCHEDA FILM
Regia: Gérard Oury
Attori: Bourvil - Augustin Bouvet, Louis de Funès - Stanislas Lefort, Claudio Brook - Peter Cunningham, Andrea Parisy - Suor Marie-Odile, Colette Brosset - Germaine, Mike Marshall - Alan Mac Intosh, Mary Marquet - La Madre Superiora, Pierre Bertin - Nonno Di Juliette, Benno Sterzenbach - Maggiore Achbach, Marie Dubois - Juliette, Terry-Thomas - Sir Reginald
Soggetto: Marcel Jullian, Gérard Oury, Danièle Thompson
Sceneggiatura: Marcel Jullian, Gérard Oury, Danièle Thompson
Fotografia: Alain Douarinou, Claude Renoir, André Domage
Musiche: Georges Auric
Montaggio: Albert Jurgenson
Scenografia: Jean André, Théobald Meurisse
Costumi: Tanine Autré, Léon Zay
Effetti: Daniel Braunschweig, Claude Carliez, Gil Delamare, Michel Durin, Pierre Durin, Jean Fouchet
Altri titoli:
3 UOMINI IN FUGA
DON'T LOOK NOW, WE'VE BEEN SHOT AT
DON'T LOOK NOW - WE'RE BEING SHOT AT
Durata: 118
Colore: C
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, EASTMANCOLOR
Produzione: LES FILMS CORONA, THE RANK ORGANISATION FILM PRODUCTIONS LTD.
Distribuzione: RANK
NOTE
- DIALOGHI: ANDRE' TABET, GEORGES TABET.
- TARGA D'ORO A ROBERT DORFMANN (1967).
CRITICA
"Pur nell'esilità del canovaccio narrativo, il film si fa valere per il suo ritmo sostenuto, per alcune buone trovate, per la scorrevolezza dei dialoghi e per la vivace interpretazione dei protagonisti." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 61, 1967)