Si svolge a Palermo, ai giorni nostri, la storia dell'amore contrastato tra Toni Giulietto, cantante scalcinato di feste di piazza e Romea Wacoubo, una bellisssima passeggiatrice nigeriana. Differenti culture, linguaggi e musiche di due Sud del mondo si scontrano tra loro con il ritmo e i modi della commedia musicale interpretata dagli stessi immigrati.
TRAMA LUNGA
A Palermo, oggi, Toni Giulietto è uno scalcinatissimo cantante di piazza. Le tre anziane zie cercano di farlo sposare con Maria, una ragazza del quartiere. Ma un giorno dall'Africa arriva un gruppo di ragazze nigeriane, e tra queste c'è Romea. Toni dal balcone vede Romea per strada, i loro sguardi si incrociano, i due si piacciono, vogliono frequentarsi. Romea e le sue amiche fanno le prostitute sui lungomare cittadini. La situazione si mostra subito difficile. Atterrite al solo pensiero che il nipote cada nelle grinfie di una 'fitusa', le zie vanno da Giuseppona la sbirra e le chiedono una fattura per fargli passare l'infatuazione. Lo stesso fanno le amiche di Romea, che vogliono impedirle di legarsi ad un 'bianco'. Giulietto viene portato a vedere Romea sul posto di lavoro. Poi lo zio Vincenzo, che era andato con lei, muore di morte violenta. Dopo questi episodi, le ragazze tornano in Africa. Qui Romea legge sul giornale la notizia che Giulietto è stato trovato morto. Torna a Palermo, lo vede senza vita, e si uccide. Poco dopo Toni si sveglia, vede Romea morta, si dispera. Due killer entrano nella stanza e uccidono Toni e le zie che erano presenti. Un giornalista racconta il fatto in televisione.
SCHEDA FILM
Regia: Roberta Torre
Attori: Bobo Rondelli - Toni Giulietto, Forstine Ehobor - Romea, Mario Merola - Re Vulcano, Little Tony - King of Rock'n Roll, Eleonora Teriaca - Eleonora, la zia di Toni, Rosa D'Alba - Rosa, zia di Toni, Giuseppa Vella - Dora, zia di Toni, Mimma De Rosalia - Giuseppona la 'Sbirra', Gloria Amaka Ejindu - Mercutia, Kemi Toyin - Baldassarra, Dennis Bovell - Pasquale Napo, Francesca Scalia - La maga bianca, Mama Odasani Afua - La maga nera, Anna De Rosalia - Santa Rosalia, Franco Scarpinato - Lo scrittore, Pippo Mezzapelle - Zu' Pippo, Filippo Teriaca - Il boss amministratore, Natale Sinfori - Fred, u' scienziato, Vincenzo Di Lorenzo - Paliddu u' ballerino, Carmelo Zappulla - Se stesso, Benedetto Oliva - L'uomo sull'Ape, Mario Azzolini - Se stesso, Paolo Avena - Il sindaco della città, Franco Lauriano - Presidente della provincia, Francesca Di Cesare - La fidanzata tradita, Moses Ekundayo - S. Benedetto il Moro, Roberto Fiorentino - Santo Guappo, Enzo Sciamè - S. Alessandro, Michelangelo Rosone - Santo Gerlando, Luigi Mancuso - Mimmo u' stravacante, Carmelo Percolla - S. Ambrogio, Mario Cipriani - Santo Pietro E Paolo
Soggetto: Roberta Torre, Franco Maresco, Francesco Suriano
Sceneggiatura: Roberta Torre, Franco Maresco, Francesco Suriano
Fotografia: Daniele Ciprì
Musiche: Pacifico , Dennis Bovell - collaborazione, Bobo Rondelli - collaborazione
Montaggio: Giogiò Franchini
Scenografia: Filippo Pecoraino, Roberta Torre
Costumi: Alberto Spiazzi, Alessandro Lai, Claudio Cordaro
Altri titoli:
Sud Side Stori - La vera storia di Romea e Giulietto
Durata: 78
Colore: C
Genere: MUSICALE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1,66)
Produzione: GHERARDO PAGLIEI, ELISABETTA RIGA PER GAM FILM, ISTITUTO LUCE, TELE+, RAICINEMA, DANIA FILM, VIP MEDIA
Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2000)
NOTE
- TRA GLI INTERPRETI IL CORPO DI BALLO DELLE BELLE ROMEE NIGERIANE, IL CORPO DI BALLO DELLA TAVERNA DI ZU' PIPPO, IL CORPO DI BALLO DEL TRENO AFRICA-PALERMO E IL CORPO DI BALLO DELLE POPOLANE DI VICOLO ANELLO.
- PROGETTO MUSICALE: ROBERTA TORRE E NICOLA ZACCARDI.
- LE RIPRESE SONO STATE EFFETTUATE A PALERMO NEI RIONI DI IL CAPO, BALLARO', PIAZZA TARZANA', ALLA STAZIONE CIRCUMETNEA DI PATERNO' E NEI TEATRI DI POSA DEI CAPANNONI CULTURALI DUCROIT.
CRITICA
"Roberta Torre ci ritenta: musical e Sicilia, Shakespeare e videoclip. Un carosello di colori, suoni, immagini, studiatissima paccottiglia visiva, fantasia a iosa e sberleffi a catinelle. A tre anni dal successo tanto inaspettato quanto sincero e travolgente di 'Tano da morire' (il primo mafia-musical nella storia del cinema), la visionaria regista porta a compimento il suo secondo importante progetto cinematografico, raccontando la storia vera (per lei) di Romea e Giulietto. Lei prostituta nigeriana, lui fallimentare cantante dei bassifondi palermitani, s'incontrano, amoreggiano e finiscono male. Come storia vuole. 'Sud Side Stori' è stato presentato, giustamente, nella sezione 'Sogni e Visioni'. Un'ora e venti minuti di immagini a ritmo travolgente, un progetto musicale della stessa Torre e di Nicola Zaccardi, sicuramente la cosa più interessante e divertente del film. Un tema portante cantato dal coro di nigeriane importate stile rap nazionale: 'Sud Side Stori autunno o primavera a voi piace l'Africa più nera, Sud Side Stori quando è estate o inverno a voi piace l'Africa a Palermo'. Cosa ne penserebbe Bernstein di questa contaminazione? La regista ha dichiarato: 'Uno scontro inevitabile di culture, linguaggi e musiche che nasconde e mostra le difficoltà di ogni integrazione, una storia che prende spunto da un fatto realmente accaduto a Palermo un paio di anni fa per trasformarlo in una commedia musicale interpretata dagli stessi immigrati arrivati da varie parti del mondo africano'. Ci sono tante situazioni divertenti in questa storia del Sud così semplice e sorprendente: le zie arpie di Toni, intriganti e rigurgitanti cassate siciliane, le belle romee (che fanno il verso alle compagne portoricane di Maria), maghe e mafiosi, sindaco e giornalisti, santi (in attesa dell'integrazione razziale anche tra loro, con una Rosalia che aspetta l'arrivo del santo nero), e la partecipazione di Mario Merola e Little Tony, in un'efficace competizione canora tra lustrini e geyser di cartapesta fumanti. Una trasgressione molto meccanica, che sa di canditi e ricotta, dove tutti cantano, urlano, ballano, si pestano in una Palermo molto barocca, inventata, irreale, 'alla Torre'. Irriverente quanto basta, come la sua protagonista, Forstine Ehobor, di professione domestica, arrivata, nemmeno lei sa come (e forse non lo saprà mai), allo schermo e a Venezia." (Luca Pellegrini, Rivista del Cinematografo on line, 7 settembre 2000).
"Il film della regista milanese trentottenne già autrice di 'Tano da morire' esercita sulla questione dell'immigrazione il suo stile ironico e appassionato, ferocemente allegro, colorato, musicale, estremo, originale e divertente con apparizioni irresistibili: Mario Merola e Little Tony sono sfolgoranti epifanie storico-musical-popolari in rappresentanza della musica tradizionale e di quella moderna; le zie del protagonista esprimono bene il cinismo moralista delle vecchie generazioni; il caos multietnico appare assolutamente naturale; i giovani amanti sono, come si deve, innamorati e un po' scemi. E' particolarmente interessante l'uso dei colori: quasi sempre si tratta di tinte primarie, di interventi dell'oro e dell'argento in omaggio al kitsch". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 22 settembre 2000).