Peperoni ripieni e pesci in faccia

GERMANIA 2004
Maria ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia. Ora che non è più giovane, passa molto tempo da sola poiché il marito Jeffrey, ex giornalista americano diventato pescatore per restarle vicino, è sempre in mare mentre i figli, Francesco, Mario e Miriam, si sono trasferiti altrove e hanno ormai le loro vite. In occasione dell'onomastico della vecchia madre, Maria decide di riunire tutta la famiglia per una festa sulla loro bella terrazza con i gerani, sperando che in questo modo tutti ritrovino l'amore per la famiglia e si rafforzi il legame tra loro.
SCHEDA FILM

Regia: Lina Wertmüller

Attori: Sophia Loren - Maria, F. Murray Abraham - Jeffrey, Angela Pagano - Assunta, Elio Pandolfi - Melino, Armando Pugliese - Sal, Carolina Rosi - Miriam, Caspar Zafer - Francesco, Melissa Lhoman - Mery, Silvia Abascal - Nelly, Moira Grassi - Elena, Emiliano Coltorti - Marco, Maria Zulima Job

Soggetto: Umberto Marino

Sceneggiatura: Lina Wertmüller, Umberto Marino, Elvio Porta

Fotografia: Giuseppe Lanci

Musiche: Lucio Gregoretti, Italo Greco

Montaggio: Pierluigi Leonardi

Scenografia: Enrico Job

Costumi: Sybille Ulsamer

Altri titoli:

La casa dei gerani

Too Much Romance... It's Time for Stuffed Peppers

Durata: 105

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: ADRIANO E GUGLIELMO ARIÈ PER SOLARIS INTERNATIONAL E GAM FILM

Distribuzione: SHARADA (2006)

Data uscita: 2006-06-16

CRITICA
"'Peperoni ripieni e pesci in faccia' , il film di Lina Wermuller con la Loren mattatrice (canta anche nei titoli di coda), è una commedia nel senso più classico e più solido del termine, con qualche incursione nella pochade. Punta sugli attori ultracollaudati, i dialoghi scoppiettanti, la fotografia solare di Beppe Lanci e gli ambienti firmati da Enrico Job. Un prodotto che mantiene quel che promette, come si dice, al solo scopo di divertire. Ragione di più per deprecare il fatto che venga distribuito adesso, con la concorrenza di caldo e Mondiali." (Gloria Satta, 'Il Messaggero', 16 giugno 2006)