Un padre è costretto alla fuga insieme al figlio di otto anni, dopo aver scoperto che il bambino possiede poteri speciali che hanno attirato l'interesse di alcuni fanatici religiosi e del governo americano.
SCHEDA FILM
Regia: Jeff Nichols
Attori: Michael Shannon - Roy, Joel Edgerton - Lucas, Kirsten Dunst - Sarah, Jaeden Lieberher - Alton, Adam Driver - Sevier, Bill Camp - Doak, Scott Haze - Levi, Sam Shepard - Calvin Meyer, Paul Sparks - Agente Miller, Sean Bridgers - Fredrick, Dana Gourrier - Sharon Davison, Kerry Cahill - Agente Linda, Billy Slaughter - Agent Cole, David Jensen - Elden, James Moses Black - Generale Carpenter, Lucy Faust - Caroline, Sharon Landry - Merrianne, Sharon Garrison - Jane Adams, Allison King - Hannah
Sceneggiatura: Jeff Nichols
Fotografia: Adam Stone
Musiche: David Wingo
Montaggio: Julie Monroe
Scenografia: Chad Keith
Arredamento: Adam Willis
Costumi: Erin Benach
Durata: 112
Colore: C
Genere: DRAMMATICO FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: PANAVISION PANAFLEX MILLENNIUM XL2, PANAVISION, 35 MM, DCP (1:2.35)
Produzione: WARNER BROS.
Distribuzione: WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA
NOTE
- IN CONCORSO AL 66. FESTIVAL DI BERLINO (2016).
CRITICA
"Padri e figli. Parlando del suo nuovo film (...) Jeff Nichols dice che molto di questa storia ha origine nella sua paternità, nei cambiamenti che produce avere un figlio. Ma nei suoi film, dal primo 'Take Shelter' a cui 'Midnight Special' molto si avvicina ritrovando anche il magnifico Michael Shannon come protagonista, «padre e figlio» è una figura centrale, la relazione primaria intorno alla quale si organizza il movimento dei suoi personaggi, e quel paesaggio profondamente «americano», solcato da paure e da una disperata ricerca di salvezza che li attraversa. Era così anche in 'Mud' e torna, appunto qui, forse stavolta con un controllo meno serrato che nel film d'esordio nel moltiplicarsi di ossessioni quotidiane che dallo spazio privato invadono con violenza quello collettivo. (...) 'ET' e 'Incontri ravvicinati del terzo' tipo (ma c'è anche una mamma umiliata dalla setta come 'Eva nel paradiso') sono l'ispirazione dichiarata per il personaggio del ragazzino, una fantascienza come proiezione dello stato d'animo, della fragilità e del desiderio di un rifugio. Non sappiamo cosa è «vero», forse il ragazzino è solo malato, forse i genitori lo hanno perduto, forse il loro è il fantasma di un lutto e di una impossibile serenità familiare. Poco importa. La scommessa di Nichols è di andare oltre, ed è rischiosa, spiazzante (molti i fischi in sala), commuove e pure si perde ma fa parte delle cose, ed è anche il fascino strano dell'imperfezione. La paura non è del resto il sentimento molto al di qua del nostro tempo? Paura che mette in discussione i ruoli, paura che fa crescere il gusto delle armi (...) paura della diversità, di quello che è fuori da noi, dalle nostre regole, dalla nostra visione delle cose. Paura del maschio di non essere all'altezza, e dunque di non essere padre abbastanza di un figlio «diverso», misterioso, marziano. Difatti la sola forte, disarmata, capace di accompagnare il figlio è la madre - splendida Kirsten Dunst - la donna, il femminile che può sorridere e sa come rinascere. Ma anche questo è un fantasma molto maschile, come quasi tutti quelli che popolano l'universo di Nichols, miti letterari, leggende metropolitane e paradigmi molto attuali che parlano del nostro tempo con lucidità, provandone a toccare le corde meno evidenti.