Rimasto orfano, il giovane Metello trova lavoro come muratore nel cantiere di un ex operaio che ha rinnegato il suo passato di stenti adeguandosi allo sfruttamento capitalistico del lavoro. Durante il funerale di un collega, Metello si scontra con la forza pubblica, intenta a far rispettare il divieto di esporre bandiere anarchiche, e viene arrestato. Uscito di prigione, abbraccia gli ideali socialisti partecipando allo sciopero generale proclamato per ottenere aumenti salariali. Lo sciopero si rivela lungo e infruttuoso e tra gli operai inizia a serpeggiare il malcontento. Quando un gruppo di questi decide di ripresentarsi al lavoro, per impedirglielo, Metello e altri si gettano in un furioso corpo a corpo con i gendarmi. La vittoria sindacale è vicina, ma la morte di uno degli operai segnerà tristemente il futuro di Metello.
SCHEDA FILM
Regia: Mauro Bolognini
Attori: Massimo Ranieri - Metello Salani, Ottavia Piccolo - Ersilia Pallesi, Frank Wolff - Betto Lampredi, Renzo Montagnani - Poldo, padre di Metello, Tina Aumont - Ida, Lucia Bosé - Viola, Pino Colizzi - Giovanni Renzoni, Luigi Diberti - Ferdinando Lippi, Mariano Rigillo - Olindo Tinai, Corrado Gaipa - Ing. Badolati, Adolfo Geri - Del Buono, Manuela Andrei - Adele Solani, Claudio Biava - Nardini, Franco Balducci - Sante Chellini, Steffen Zacharias - Papà Pallesi, Piero Morgia - Facchino/Manovale, Gabriele Lavia - Un carcerato, Luigi Antonio Guerra, Sergio Ciulli
Soggetto: Vasco Pratolini - romanzo
Sceneggiatura: Suso Cecchi d'Amico, Luigi Bazzoni, Ugo Pirro, Mauro Bolognini
Fotografia: Ennio Guarnieri, Sergio Salvati - operatore
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Nino Baragli
Scenografia: Guido Josia, Piero Tosi - supervisione
Arredamento: Pier Luigi Samaritani
Costumi: Pier Luigi Samaritani
Durata: 111
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: romanzo omonimo di Vasco Pratolini
Produzione: GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM
Distribuzione: TITANUS (1970) - CD VIDEOSUONO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)
NOTE
- ESTERNI GIRATI A FIRENZE E A ROMA.
- DAVID DI DONATELLO 1970 COME MIGLIOR FILM E DAVID SPECIALE AD OTTAVIA PICCOLO E MASSIMO RANIERI.
CRITICA
"(...) E' un film che ci propone un Bolognini inconsueto (...) sociale (...). L'attrattiva e (...) la grazia del film è proprio nella rappresentazione di quei primi conflitti sociali ai quali la squisita perfezione figurativa del regista finisce per dare la ingenuità e insieme la elegiaca lontananza retrospettiva dell'antica stampa. Significativo (...) l'episodio centrale: il funerale del muratore (...). E' una sequenza perfetta: guardate il gioco stupendo dei toni tra il rosso delle bandiere e il nero della cassa e del corteo, e l'irrompere (...) dei cavalleggeri con le loro (...) sciabole e arabescate divise (...). Il quadro è talmente bello che persino la violenza e la ribellione diventano pittoresche, raffinate, idealizzate (...)". (Filippo Sacchi, "Epoca", 12 aprile 1970).